[01/10/2009] News toscana

Dalla Bei un prestito da 500 milioni per l’adeguamento dell'A1 in Toscana

FIRENZE. La Banca europea di investimento (Bei) e la Cassa depositi e prestiti (Cdp) hanno firmato un contratto per il finanziamento degli investimenti realizzati da Autostrade per l'Italia per l'allargamento del tratto Firenze - Bologna dell'Autostrada A1.

«In virtù di questo accordo - si legge in un comunicato - La Bei metterà a disposizione della Cdp un prestito di 500 milioni di euro al massimo, che contribuirà alla realizzazione delle nuove costruzioni il cui costo totale è stimato intorno ai 3 miliardi di euro».

Gli investimenti previsti da Autostrade per l'Italia puntano ad aumentare la capacità dei due tratti dell'A1: il troncone La Quercia-Barberino del Mugello, a nord di Firenze e la variante Firenze Nord-Firenze Sud, necessari all'attraversamento dell'Appennino, che il comunicato Bei definisce «Spina dorsale della rete autostradale italiana. l'A1 est un collegamento del corridoio I delle reti transeuropee (Rte), infrastrutture stradali sovranazionali che presentano un interesse comune per l'Europa».

Per la Bei quindi «L'operazione risponde agli obiettivi delle politiche di finanziamento delle infrastrutture definite dalla Commissione europea perché esse devono  non solo permettere di fluidificare la circolazione nei dintorni di Firenze e di facilitare l'attraversamento degli Appennini attraverso l'autostrada A1, ma anche avere delle incidenze positive sull'ambiente e delle ricadute favorevoli sui posti di lavoro».

La decisione favorevole ad Autostrade per l'Italia (Gruppo Atlantia) é il primo accordo del genere tra Bei e Cdp dalla firma, il 6 luglio a Lussemburgo, del prestito-quadro mirante a rafforzare e sviluppare in Italia la collaborazione tra i due istituti bancari, «In particolare per quel che concerne il finanziamento di opere di grandi dimensioni e delle piccole e medie imprese, con l'obiettivo di stimolare la ripresa economica».

Un accordo basato su un vasto pacchetto di interventi infrastrutturali e che prevede azioni congiunte per l'identificazione dei progetti, la realizzazione delle corrispondenti indicazioni, l'esame tecnico dell'architettura finanziaria delle proposte e la mobilitazione delle risorse sul mercato dei capitali.

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