[08/10/2009] News

Per uno sviluppo definitivo delle rinnovabili bisogna mettere mano alle reti elettriche

FIRENZE. Il settore delle fonti rinnovabili di energia in Italia è in buona crescita, ma l'ostacolo più importante per un suo definitivo sviluppo è rappresentato dalle reti elettriche, oggi programmate e realizzate per una generazione centralizzata. Questo quanto emerso durante il seminario "Sviluppo delle energie rinnovabili e adeguamento delle reti elettriche", organizzato da Ises Italia, associazione non profit per la promozione delle energie rinnovabili e dell'uso razionale dell'energia, e da Aiee, l'Associazione italiana degli economisti dell'energia. Secondo molti degli intervenuti sarebbe opportuno da un lato potenziare le reti e cambiarne radicalmente il modus operandi, dall'altro adeguare tempestivamente il quadro regolatorio. Ma è necessario fare presto e rivedere il quadro degli investimenti come sostiene in un suo documento l'Office of the gas and the electricity markets (Ofgem 2008), dato che il potenziamento delle reti richiede tempi lunghi che possono mettere a repentaglio il raggiungimento degli obiettivi ambientali. Per questo la struttura britannica ha chiesto ai proprietari delle reti scenari di previsione degli investimenti per raggiungere i target al 2020 e ha deciso di aggiornare lo schema di incentivazione e remunerazione degli investimenti che si rendono necessari a fronte della previsione di necessità future (anticipatory investment).

«Per un Paese come l'Italia - ha dichiarato il presidente del Gse (Gestore dei servizi elettrici), Emilio Cremona - a forte vocazione manifatturiera e con un elevato target di sviluppo delle Fer (Fonti energia rinnovabile) contrattato con la UE (dal 25% al 30% dei consumi elettrici nel 2020), l'esplosione del settore delle rinnovabili deve però tradursi nell'opportunità di sviluppare filiere industriali in grado di equilibrare, ed eventualmente di sovvertire, il flusso commerciale che attualmente ci vede, sostanzialmente, come nazione importatrice. Un grande sforzo dovrà essere quindi compiuto per adeguare la rete di trasporto (trasmissione e distribuzione) alle necessità dei prossimi anni- ha continuato Cremona- Se la rete dovrà seguire gli impianti di produzione da fonti rinnovabili, ai fini della programmazione dello sviluppo e del cadenzato apporto nel tempo delle fonti rinnovabili fino al raggiungimento dell'obiettivo del 2020, occorrerà conoscere anzitempo la distribuzione degli stessi sul territorio».

Quindi per far crescere il settore delle Fer è necessario fare un'adeguata "pianificazione di filiera" ed è necessario anche individuare tutti quelli strumenti che consentano autorizzazioni semplificate (e quindi linee guida nazionali), la condivisione dei criteri di assegnazione delle soluzioni di connessione e la creazione di sinergie tra gli operatori, coinvolgendo i vari stakeholder, regioni in primis.

Torna all'archivio