[14/10/2009] News toscana

L'Arpat chiude il bilancio per la prima volta in positivo

FIRENZE. Fumata bianca per l'approvazione del bilancio di Arpat da parte del Consiglio regionale, con il solo voto contrario dell'opposizione. E sarebbe stato difficile un risultato diverso dal momento che il bilancio 2008 dell'agenzia per la protezione ambientale della Toscana si è chiuso con un utile di esercizio di un milione e 820 mila euro, su un valore complessivo di produzione di oltre 58 milioni.

Una chiusura in positivo che si verifica per la prima volta da quando esiste l'Agenzia, elemento che è stato sottolineato positivamente dal presidente della commissione Territorio ed ambiente, Erasmo D'Angelis (Pd), che illustrando il rendiconto, lo ha considerato come un «elemento significativo di quanto è stato fatto».

Da parte della Giunta regionale, ha ricordato D'Angelis, è stato mantenuto stabile sia il contributo ordinario che quello straordinario, ma questo non potrà comunque garantire, sul fronte del personale, che vi possano comunque essere riduzioni di competenze professionali dovuti ai vincoli sulle assunzioni, indipendenti dalle politiche della regione.

Da parte dell'opposizione la mancata adesione all'approvazione del rendiconto di bilancio è stata motivata dal consigliere Andrea Agresti per i ritardi e per la riduzione delle attività che l'agenzia andrà a svolgere: «Siamo ancora in attesa che i bilanci vengano stesi sulla base della nuova legge, mentre ci sono ritardi anche sulla formulazione della Carta dei servizi- ha detto Agresti, che ha aggiunto che -c'è un utile di esercizio, ma si raggiunge con una contrazione delle attività dell'agenzia».

Accuse cui ha replicato l'assessore all'Ambiente Anna Rita Bramerini, che pur ammettendo i ritardi per quanto riguarda la Carta dei servizi, il nuovo formulario delle attività dell'agenzia, ha comunque sottolineato che non si è perso tempo, ma che «è stata avviata una verifica delle attività previste con tutti i settori regionali interessati. Si tratta di una verifica non banale- ha sottolineato l'assessore- che riguarda oltre 130 voci per altrettante attività, e coinvolge rapporti con i privati e le amministrazioni provinciali».

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