[19/10/2009] News

Se l’Accademia dei Lincei discute dei Parchi

PISA. All'Accademia dei Lincei a Roma si è discusso di parchi e biodiversità. La sede prestigiosissima e la presenza di scienziati e ed esperti di prim'ordine di varie Università coordinati da  Sandro Pignatti  potrebbe far pensare - ma si sbaglierebbe- ad evento sicuramente interessante ma un po' defilato rispetto ad eventi che di accademico hanno davvero ben  poco e di sconfortante molto.  Infatti il dibattito muovendo sempre da conoscenze ed esperienze passate al setaccio critico e senza peli sulla lingua ha avuto il merito di misurarsi concretamente con la situazione, le difficoltà, i disagi che in questo momento travagliano il mondo dei parchi e delle aree protette. Il tema ‘Ricerca naturalistica, conservazione dell'ambiente e biodiversità in Italia' offriva ovviamente il versante più impegnativo ma anche più affine al ruolo dei parchi e delle aree protette come hanno potuto efficacemente documentare Cesare Lasen esperto botanico  ma anche primo presidente del parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi o Gianluigi Ceruti relatore della legge quadro sui parchi 394 che ha richiamato alcuni tratti storici di un percorso di nuovo accidentato. Non meno interessante il dibattito sulla ‘ricerca finalizzata alla gestione delle aree protette' con S.Pignatti, P.Piussi , V.Giuliano, L. Bullini, E. Capanna,

R.Guarino, F.Spada, L. Latella, F. Pedrotti che ha coinvolto anche giovani ricercatori impegnati direttamente nei parchi o che stanno lavorando alla Carta della Natura o per conto dell'ICRAM.

Certo se appena usciti da questo bel convegno si legge che il sindaco di Pineto protesta perché al provvedimento istitutivo dell'area protetta marina del Cerrano mancano ancora  le firme dei ministri interessati attese da mesi - come del resto per La Meloria che le firme le ha avute ma il via no - uno avverte la distanza tra la realtà delle cose e una gestione politico-istituzionale a partire da Roma che fa vergogna. Una ragione in più comunque per non lasciar correre avvalendoci anche del contributo - come in questo caso - della cultura e della scienza.

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