[21/10/2009] News toscana

La Regione e la Cna promuovono il pannello fotovoltaico made in Tuscany

FIRENZE. In una fase di crisi economica, imprenditori lungimiranti attuano una scelta in controtendenza e mettono in opera una riconversione dei sistemi produttivi in direzione della produzione di strutture per l'utilizzo di energie rinnovabili. Successivamente, grazie ad accordi tra privati facilitati dal pubblico, «la capacità imprenditoriale si sposa con il know-how, e diventa opportunità di sviluppo» in direzione dell'obiettivo fondamentale: quello di «innescare la nascita di nuove filiere che diano sbocco al processo produttivo» in questione.

Può sembrare una fiaba moderna inneggiante alla green economy, e invece è la descrizione di un processo virtuoso già in atto, ma che stamani ha vissuto uno step particolarmente significativo: la ex-Electrolux, impresa con sede a Scandicci (Fi) deputata fino a pochi mesi fa alla produzione di frigoriferi, si è recentemente, come noto, riconvertita verso la produzione di pannelli solari fotovoltaici e termici, assumendo il nome di "Energia futura". E' appunto di oggi la notizia per cui l'azienda ha stipulato un accordo con la Confederazione nazionale artigianato (Cna) finalizzato a fornire al consumatore (cittadino o azienda che sia) un servizio "chiavi in mano" per l'installazione di pannelli fotovoltaici e/o termici.

Fino al 2015 - almeno secondo quanto prevede l'accordo attuale - l'azienda scandiccese e la Cna (che riunisce 45.000 imprese, di cui circa 15.000 operanti nel settore dell'edilizia e dell'installazione di impianti) porteranno avanti un progetto comune che permetterà a Energia futura di avere uno sbocco garantito per la propria produzione, alle imprese associate a Cna di poter ottenere impianti (e relative strutture di sostegno) a prezzi scontati e di qualità certificata (la vendita potrà avvenire anche on-line), e ai cittadini e alle aziende di poter installare impianti a energia solare in maniera più agile e veloce, poiché tutte le pratiche burocratiche e quelle inerenti i finanziamenti pubblici e/o bancari potranno essere svolte dalla stessa impresa installatrice, proprio grazie all'accordo siglato stamani.

L'assessore all'Ambiente della regione Toscana, Anna Rita Bramerini (cui appartengono le dichiarazioni contenute nei virgolettati presenti in apertura) ha sottolineato l'importanza della creazione di una filiera locale dell'energia, per evitare che, come l'assessore ha ammonito altre volte, la Toscana possa «diventare terra di conquista nel settore energetico», cioè che aziende straniere possano, come già sta avvenendo, «aprire sedi legali in regione per ottenere gli incentivi, ma poi portarsi via la ricchezza prodotta», che invece deve «rimanere sul territorio».

Su questo aspetto fondamentale (che naturalmente ha grande importanza anche per una maggiore sostenibilità ambientale della filiera dell'energia stessa) si è soffermato anche il presidente di Cna Toscana, Valter Tamburini, che ha ricordato come le imprese aderenti alla confederazione siano «prevalentemente di piccole dimensioni, e quindi legate al territorio, dove quindi rimane la ricchezza prodotta». Tamburini ha citato le prospettive legate alla «creazione di una filiera corta nel settore delle rinnovabili, che speriamo possa fare da volano allo sviluppo di un'economia che ruoti intorno alle Fer e che porterà innovazione e un rilancio del lavoro in regione». Il passo succesivo, secondo Tamburini, è la «stipulazione di accordi analoghi anche per le altre energie rinnovabili, oltre al solare».

Di «rilancio dell'intera economia nazionale grazie allo sviluppo del settore delle rinnovabili» ha poi parlato, alzando il tiro, l'ad di Energia futura, Massimo Fojanesi, che ha giustamente auspicato che l'accordo odierno, e le prospettive legate ad esso e ad iniziative analoghe, possano «convincere il sistema finanziario a non sottovalutare più le potenzialità del settore».

Ed appare proprio quanto sostenuto da Fojanesi il punto fondamentale: grazie come detto sia ad un favorevole contesto sociale ed economico, sia alle azioni incentivanti di matrice statale e regionale, l'energia solare fotovoltaica e termica sta vivendo una fase di vertiginoso sviluppo. Ciò è confermato dalla crescita che ha avuto il settore in regione, dove in un anno l'aumento degli impianti installati è stato del 614%, anche se naturalmente ciò è dato anche dai numeri - tuttora ridotti - che sono in campo, poiché attualmente siamo solo a 40 Mw installati sul territorio regionale al 2008 (erano 5,6 l'anno precedente).

Per "diventare grande", però, l'energia fotovoltaica deve, così come le altre Fer (i cui numeri sono però già più significativi) sviluppare una filiera industriale che copra tutto il processo e vada quindi dalla progettazione all'installazione degli impianti. E, nel momento in cui questa filiera prende forma grazie ad accordi come quello odierno, che peraltro porta anche all'accorciamento della filiera stessa e si pone come case-study di successo agli occhi di altri imprenditori potenzialmente interessati a investire nel settore, essa diventa più solida, e apre così la porta ad una maggiore fiducia, appunto, da parte del sistema bancario nel momento della corresponsione dei finanziamenti.

 

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