[21/10/2009] News toscana

Ok alla nuova proposta di legge sugli impianti di radiocomunicazione

FIRENZE. La nuova proposta di legge regionale sulla collocazione degli impianti di radiocomunicazione, pare non piaccia molto agli operatori del settore. Le novità contenute nella norma sono state presentate dall'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini in commissione Territorio.

Alla base della proposta di legge, l'attenzione alla salute dei cittadini. Viene ripreso il "concetto di minimizzazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici", in armonia con il "principio di precauzione" adottato in sede europea e in base al quale la "giustificazione alle esposizioni si configura in presenza di due condizioni: l'esposizione è legittimata dal beneficio che si promette di ricavare; va evitata ogni esposizione non necessaria".

Un altro dei punti toccati nel provvedimento e che sui territori è sempre stato causo di contrasti, è quello della localizzazione degli impianti (con potenza irradiata superiore a 5W e con potenza EIRP superiore a 100W), di competenza delle Regioni, localizzazione che deve essere compatibile con la funzionalità delle reti di telecomunicazione e di copertura del servizio, ma che prevede anche divieti come l'installazione su ospedali e scuole a meno che, per esigenze di servizio, soluzioni alternative siano peggiori in termini di impatto elettromagnetico.

Per quanto riguarda le aree di interesse monumentale - paesaggistico, l'installazione è consentita solo con soluzioni tecnologiche che mitighino l'impatto visivo mentre è favorito l'accorpamento degli impianti su strutture e siti comuni. Tra gli altri criteri individuati la collocazione in zone non edificate e prioritariamente in aree di proprietà pubblica. Saranno i comuni ad autorizzare l'installazione degli impianti in coerenza con le previsioni dei programmi comunali di sviluppo, ma sarà istituito un "Comitato tecnico per gli impianti", con compiti di consulenza tecnica per questioni quali l'approvazione dei programmi di sviluppo comunali e la delocalizzazione degli impianti in comuni differenti.

Il Comitato tecnico sarà nominato dal presidente della Giunta e composto da sei membri (due funzionari della Regione, due su designazione di Arpat e due su nomina del Consiglio delle autonomie locali). La proposta di legge prevede anche l'introduzione, presso l'esistente catasto regionale, dell'inventario dei micoroimpianti con i dati relativi alle installazioni di bassa potenza per l'accesso del pubblico a servizi di telefonia mobile e internet. Gli operatori della radiocomunicazione potranno avanzare le loro proposte nel corso delle consultazioni in programma da giovedì 5 novembre.

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