[22/10/2009] News

Disastro calabrese

COSENZA. Ciò a cui stiamo assistendo in Calabria è un disastro ambientale: danni al territorio per politiche folli e devastanti, fabbriche della morte a Crotone e a Paola, rifiuti tossici seppelliti sotto le nostre colline, scuole e quartieri costruiti con sostanze cancerogene, un mare pieno di sostanze e scorie radioattive.....

Eventi purtroppo tutti largamente preannunciati.

Non si può pensare infatti, di perseguire lo sviluppo della nostra regione con una politica che non rispetta il territorio e mette in atto intrecci perversi tra poteri pubblici e mafia, una politica che consente ai governanti di turno, incuranti del bene della collettività,  di trarre il massimo vantaggio personale da questa situazione.
Perché questa terra possa uscire dal fango, dai problemi dai quali è sommersa, dal disagio dell'isolamento e dell'abbandono, occorre mettere a nudo tutte le responsabilità dei diversi governi regionali e locali che in questi anni hanno permesso un simile scempio.

E' necessario pianificare ad attuare una grande opera di risanamento della Calabria.

Questo piano deve diventare azione prioritaria della Giunta regionale e del Governo nazionale che deve stanziare i fondi necessari, uscendo da una continua emergenza e dall'idea culturalmente consolidata, che per una Calabria in perenne dissesto, non ci sia nulla da fare.

Si insiste con la realizzazione del Ponte sullo Stretto, con l'idea di costruire un Sistema Mediterraneo, ma la realtà è che, se non si mette mano al territorio con regole rigorose e modelli di sviluppo alternativi, per la Calabria non potrà esserci alcun progresso.

Il primo banco di prova per un cambiamento reale, saranno i nuovi fondi POR e le risorse che verranno destinate ad affrontare l'emergenza.

Se si vorrà veramente bloccare le gravi conseguenze che questa situazione sta producendo sull'economia e sulla salute, le risorse non dovranno essere polverizzate in mille rivoli come successo fino ad oggi, attraverso le solite logiche affaristico-clientelari, ma dovranno essere impegnate assumendo la sicurezza territoriale e la riqualificazione del territorio come condizione indispensabile per ogni altra attività da realizzare.

Per riprenderci la vita e lottare per una Calabria pulita, aderiamo alla manifestazione nazionale che si terrà ad  Amantea  il 24 ottobre e continueremo con il nostro impegno politico per dare alla Calabria un nuovo futuro.

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