[23/10/2009] News toscana

Nuovo palazzo di giustizia di Arezzo: si può parlare davvero di sostenibilità?

FIRENZE. Secondo ilo magazine online MeglioPossibile, il nuovo Palazzo di giustizia di Arezzo (nella foto) sarà una costruzione di alta sostenibilità ambientale che si inserisce nell'ambiente in modo soft senza "intaccarlo" con la sua presenza. Inoltre il Palazzo di Giustizia di Arezzo, disegnato dallo Studio Manfredi Nicoletti di Roma, sarà un edificio passivo, cioè significa che la sua stessa forma contribuisce alla massimizzazione dell' efficienza energetica e alla riduzione del consumo di energia. La facciata Sud a vetri, è protetta da un frangisole a tutta altezza, costituito da una struttura leggera in acciaio, fatta con elementi rettilinei standard, quindi non particolarmente costosi.

Il montaggio particolare consente di espletare al meglio la funzione di ombreggiamento, e quindi di abbattere la temperatura di soleggiamento. L'inclinazione delle lamelle rompi-sole consente l'ingresso controllato della luce naturale, massima in inverno e mitigata in estate, riducendo così l'utilizzo di luce artificiale all'interno dell'edificio e garantendo sempre un gradevole punto di ombra. Dal lato opposto invece una massiccia facciata ventilata in granito nero "Shanxi Black" si appoggia a una struttura sottostante in cemento armato a tronco di cono, e crea una massa di resistenza al vento freddo da Nord e alla mancanza di soleggiamento attraverso l'accumulo di calore e l'isolamento termico. In questo modo il consumo di energia si abbatte ulteriormente perché viene limitato anche il ricorso a impianti di riscaldamento e raffrescamento estivo.

Ma le note dolenti, su cui i progettisti non dovrebbero avere responsabilità, sembrano arrivare dalla localizzazione del nuovo edificio: sarà ubicato nei pressi della Fortezza Medicea dentro un parco storico, collegato a un altro edificio neoclassico, l'ex-Ospedale Garbasso.

«Ci fa piacere sapere che la costruzione è realizzata con criteri di sostenibilità e risparmio energetico- dichiarano da Legambiente Arezzo - ma quell'area è già congestionata dal traffico e temiamo che domani lo sarà ancor di più». E' dimostrato ancora una volta che per avere piena sostenibilità anche nelle nuove costruzioni particolarmente efficienti è necessario analizzare tutta la "filiera", dalla localizzazione fino al successivo utilizzo, non dimenticando le funzioni e criticità già presenti e senza dimenticare infine che recuperare l'esistente è comunque preferibile rispetto al nuovo consumo di suolo.

Torna all'archivio