[26/10/2009] News toscana

Vertenza Dalmine, gli sconti sulle bonifiche piombinesi sono un buon risultato per la collettivitą?

GROSSETO. Per la Dalmine di Piombino è accordo fatto con il ministero dell'Ambiente per ridurre gli oneri di bonifica. Dopo gli scioperi del lavoratori a seguito della minaccia dell'azienda di chiudere lo stabilimento per non poter far fronte agli oneri troppo alti per le bonifiche, il ministero dell'ambiente ha concesso uno sconto.

«L'azienda - a quanto si legge in un comunicato del Comune di Piombino - avrà la possibilità di ridurre la quota aziendale per le bonifiche ambientali a 6,9 euro e questo risultato sarebbe stato il frutto di un incontro tra il sindaco di Piombino Gianni Anselmi e il ministero dell'Ambiente, avvenuto alcuni giorni fa e costituirà un elemento centrale nel tavolo di discussione con il Ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni, convocato per mercoledì prossimo a Roma.

«La posizione del ministero dell'Ambiente è la seguente - spiega il sindaco - Con la restituzione del 50% circa dei terreni occupati attualmente dall'azienda, Dalmine avrebbe la possibilità di rivedere in positivo i conteggi degli oneri per il danno ambientale. Se l'area occupata dall'azienda passerà dagli attuali 77 ettari a 33, come previsto dall'accordo con il Demanio, il conteggio per danni ambientali scenderebbe della metà, cioè circa 4 milioni di euro».

A quanto si legge quindi la Dalmine potrà dimezzare gli oneri di bonifica perché restituirà la metà dei territori occupati al proprietario, ovvero il demanio, che a questo punto dovrà però- se si legge bene il comunicato - accollarsi gli oneri scontati alla Dalmine per bonificare il terreno.

Gli sconti per la Dalmine sulle opere di bonifica non sono però finiti:«contemporaneamente - continua infatti il sindaco - è stata concordata una riduzione del contributo per la Mise, che da 7,5 milioni di euro scenderebbe a 2,9 milioni. A seguito di questa puntualizzazione, la cifra complessiva dovuta dall'azienda per le bonifiche scende da 17 a 6,9 milioni di euro, 10 milioni in meno rispetto a quanto previsto inizialmente, e tutto questo a parità di interventi».

C'è poi un altro elemento ritenuto «molto importante» dal sindaco Anselmi, ovvero «il fatto che i 4 milioni e mezzo siano compensabili con investimenti che abbiano una rilevanza ambientale e i 2,9 con interventi da effettuare sulla falda idrica».

«A questo punto - continua il sindaco- possiamo dire che la parte pubblica ha fatto tutto quello che era possibile fare. Adesso sono i privati a dover mettere sul tavolo le proprie idee, con la massima chiarezza».
Ma siamo sicuri che sia proprio un buon risultato per la collettività?

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