[28/10/2009] News

La Commissione Ue propone nuovi (e peggiori) standard per CO2 e carburante dei veicoli commerciali

LIVORNO. La Commissione ha presentato oggi una proposta legislativa per limitare le emissioni di CO 2 dai veicoli commerciali leggeri (furgoni) a 175 grammi per chilometro. La misura sarà introdotta tra il 2014 e il 2016, e prevede un obiettivo a lungo termine di riduzione delle emissioni di 135 g/km entro il 2020. La proposta è simile a quella fatta per le auto a fine 2008. Si tratta di uno degli outstanding elements della strategia Ue per migliorare il risparmio di carburante nei veicoli light-duty, che rappresentano circa il 12% delle missioni di CO2 dell'Ue.

Secondo il commissario all'Ambiente dell'Ue, Stavros Dimas, «Questa legislazione è un altro passo importante per l'Ue nella lotta al cambiamento climatico e ribadisce l'impegno dell'Ue e la sua leadership in vista della conferenza di Copenaghen. Oltre a garantire che il settore dei furgoni apporti il giusto contributo agli sforzi per affrontare i cambiamenti climatici, potrà inoltre produrre importanti risparmi di carburante per i consumatori e stimolare l'innovazione di questo settore dell'industria, il che permetterà loro di trarre il massimo vantaggio della transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio».
La normativa include i mezzi adibiti al trasporto di merci fino a 3,5 t (furgoni e furgoni derivati da autovetture, noti come N1) e che pesano meno di 2.610 kg a vuoto. I progressi dei costruttori saranno monitorati ogni anno dagli Stati membri sulla base dei dati di immatricolazione di veicoli nuovi.

Non sono soddisfatti Legambiente e Transport and Environment (T&E) che chiedono al Parlamento Europeo «di adottare standard più ambiziosi in grado di fronteggiare la crisi climatica. La Commissione europea ha ceduto alla richiesta di Italia, Francia Germania. Ci impegneremo affinchè l'Europarlamento adotti le nostre richieste».

Secondo Legambiente quella Commissione europea è «Una proposta in controtendenza rispetto ai termini che la stessa Commissione aveva dichiarato di voler fissare precedentemente, secondo cui i produttori di veicoli commerciali leggeri avrebbero dovuto tagliare le emissioni dei veicoli di nuova produzione del 14% fino al valore di 175 grammi di CO2 prodotta per chilometro, entro il luglio 2013 previa sanzione. Un provvedimento che avrebbe completato un quadro già delineato dalla direttiva europea che stabilisce i limiti di emissione per le autovetture».

Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, definisce «Deludente la proposta della Commissione che, di fatto, ha dato ragione alla richiesta-ricatto dei tre Paesi europei, fissando limiti meno severi rispetto a quelli annunciati - Non è questa la strada da intraprendere in vista di Copenaghen: dall'Europa, infatti, devono arrivare chiari segnali per proseguire la politica intrapresa di riduzione delle emissioni. Proprio per questo Legambiente e Transport and Environment (T&E) chiedono al Parlamento europeo di ristabilire i limiti annunciati di 175 g/km al 2012, 160 g/km al 2015 e aggiungere il limite a lungo termine di 125 g/kmal 2020. Non si può, infatti, aspettare ancora altro tempo per coniugare innovazione e politiche ambientali».

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