[29/10/2009] News toscana

Rischio idrogeologico, la Regione indica le priorità di intervento e chiede al governo finanziamenti

FIRENZE. Si avvicina per la Toscana e per gran parte del territorio nazionale, la data nefasta del 4 novembre, giornata in cui si ricorda anche la tremenda alluvione che ha interessato una buona parte del bacino dell'Arno e travolto la città di Firenze. Qualcosa é stato fatto dal 1966 ad oggi per ridurre la pericolosità idraulica, sicuramente molto in merito alla pianificazione, ma tanto altro rimane da fare in interventi infrastrutturali e passi importanti sono ancora da compiere dal punto di vista culturale, per riconoscere definitivamente il territorio come valore da tutelare e rispettare. Il prossimo 3 novembre l'Autorità di bacino del fiume Arno ha organizzato un seminario che si svolgerà in provincia di Firenze in cui si parlerà di rischio idraulico ed interventi per la difesa dalle acque a 20 anni dall'emanazione della L.183/89 sulla difesa del suolo. Intanto la Regione Toscana ha inviato al Ministero dell'ambiente l'elenco dei 23 interventi per ridurre il rischio idrogeologico, per complessivi 13,3 milioni di euro, giudicati prioritari e urgenti, da realizzarsi a tappeto in nove delle dieci province.  «Chiediamo al Governo - ha dichiarato l'assessore regionale alla tutela del territorio, Marco Betti (Nella foto) - di rinunciare ad opere più proprie dei Faraoni e di destinare invece maggiori risorse ad interventi di questo tipo. Il ponte sullo stretto di Messina non serve. E' invece necessario investire nelle manutenzioni e nella prevenzione, così come noi cerchiamo di fare». Ben dieci interventi sul totale di 23 riguardano la provincia di Lucca, dove sono previste opere per 4,2 milioni di euro.

Al secondo posto figurano Grosseto (con 3 interventi per complessivi 2,2 milioni) e Firenze (3 gli interventi necessari per un importo di 1,6 milioni). A Siena sono programmate due opere per 1,9 milioni e poi con un intervento ciascuna, le province di Livorno (1,1 milioni il costo), Massa Carrara (1 milione), Pisa (500 mila euro), Pistoia (450 mila) e Prato (150 mila). Nel complesso si tratta di 9,5 milioni di euro che serviranno per la prosecuzione di lavori di messa in sicurezza già avviati e 3,7 milioni andranno invece a finanziare interventi urgenti in territori svantaggiati. Il finanziamento chiesto al governo fa parte della quota che spetta alla Toscana del fondo nazionale da 200 milioni di euro destinati per il 2009 alla difesa del suolo.

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