[30/10/2009] News

L'informazione scorretta č molto pių antiecologica di cani e gatti

LIVORNO. Quando un po' presuntuosamente spieghiamo che greenreport nasce per colmare il vuoto di informazione ambientale di qualità, appariamo forse antipatici e spocchiosi, ma quando, come oggi, uno dei più letti quotidiani italiani (tra l'altro uno di quelli più sensibili alle tematiche della sostenibilità), scivola sulla buccia di banana preparata alla perfezione da due pseudo ricercatori-ambientalisti inglesi (sono infatti due architetti), che spiegano come l'impatto ambientale degli animali domestici sia paragonabile a quello di suv e automobili di grosse dimensioni, non possiamo fare a meno di commentare.

E' vero che correttamente Repubblica cita subito le critiche che veri ricercatori ed esperti hanno immediatamente mosso al ridicolo libro, ma siccome il titolo di una pagina vale più di migliaia di parole, sicuramente il quotidiano di Ezio Mauro stavolta non ha reso un buon servizio al pianeta e non ha fatto assolutamente informazione ambientale di qualità, ma soltanto un'involontaria marchetta (per altro ritardata, le agenzia di stampa italiane l'hanno battuta diversi giorni fa) a un libro basato esclusivamente sulla provocazione più ascientifica.

Attenzione, questo non significa che non sia verosimile che un cane di taglia media consumi in un anno 164 chili di carne e 95 chili di cereali, significa però che è estremamente sbagliato paragonarlo a un suv o a un'altra macchina: qualsiasi processo combustivo inquina, e per produrre qualsiasi cosa è necessario (quasi sempre ) un processo combustivo, quindi ogni oggetto, compresi i croccantini del cane, inquinano.

Se però diamo spazio a ragionamenti fuorvianti come questi, allora dobbiamo smettere di fare ogni cosa, e la prima cosa da tagliare sono i nuovi nati perché ogni bambino che poi diventa uomo, alla fine della sua vita avrà inquinato molto più di decine di suv e di migliaia di cani o gatti, soprattutto se non diventerà vegetariano e se vive in un paese occidentale (e se ha un suv). Non a caso esistono alcuni ‘estremisti' verdi che sostengono che l'unica speranza di salvezza per il pianeta è la scomparsa del genere umano.

Questi sono i libri (e gli articoli) che più nuociono a una sano ambientalismo scientifico e a uno sviluppo sostenibile, perché si prestano alla becera risposta dei destri (sì, mi assumo la responsabilità di essere ancorato a una visione in cui l'ambientalismo è solo di sinistra, e in passato su queste pagine abbiamo spiegato il perché). Possiamo giurarci che il Giornale per esempio darà fuoco alle polveri: ecco i soliti ambientalisti catastrofisti del no, per i quali non solo bisognerebbe tornare all'età della pietra, ma privarsi anche di ogni minima comodità!

Allora e per concludere: cani e gatti e altri animaletti non sono affatto antiecologici, come non lo è di per sé un suv. Casomai è antiecologico l'uso (scorretto) che si fa delle cose che possediamo: è antiecologico quindi comprarsi il suv per girare solo in città, è antiecologico sprecare le risorse energetiche sparandosi 22 gradi in casa d'inverno tenendo le finestre aperte e fare la cosa inversa col climatizzatore d'estate, è antiecologico consumare suolo e risorse per cementificare di seconde case le coste, è antiecologico (e anche antisalutare) mangiare carne tutti i giorni, ed è antiecologico anche trattare gli animali come esseri umani e imbuzzarli più del dovuto a crocchette e bocconcini iperproteici buttando magari nella pattumiera i nostri avanzi.

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