[02/11/2009] News toscana

Consorzi di bonifica: valutare nel merito l'efficienza del loro operato

FIRENZE. I Consorzi di bonifica da tempo sotto i riflettori dell'opinione pubblica, indicati come enti inutili che applicano balzelli esosi, non amati dai cittadini e poco anche dalla politica, attraverso la voce del loro presidente nazionale denunciano che è stato passato "il segno". «Pur di fronte all'evidenza di un Paese, che 'frana', con drammatiche conseguenze anche in vite umane, è sconcertante che ci sia chi insiste nel domandarsi se si debba pagare il contributo alla Bonifica- sottolinea Massimo Gargano, presidente dell'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni (Anbi)- I Consorzi operano quotidianamente per mantenere in efficienza una rete idraulica lunga oltre 180.000 chilometri e dotata di 754 impianti idrovori, dalla cui azione dipende la sicurezza dagli allagamenti di ampie zone del territorio italiano». La dichiarazione del presidente è stata fatta in risposta ad alcune polemiche seguite alla diffusione dei dati sulla spesa media dei consorziati alla Bonifica per la difesa idrogeologica, estrapolati dal più ampio resoconto sulla contribuenza, reso pubblico annualmente in occasione dell'assemblea Anbi. «Sarebbe opportuno - continua Gargano - che per valutare l'efficienza dei Consorzi di bonifica si tenesse conto delle spese medie degli italiani calcolate dall'Ufficio Studi Cgia Mestre (associazione artigiani e piccole imprese ndr) e cioè: 16,7 euro per l'energia elettrica, 16,3 euro per il telefono, 25,6 euro per il gas, 8,5 euro per l'acqua potabile, ma soprattutto 24,4 euro per il condominio! Credo che il raffronto fra tali dati testimoni l'economicità e il rigore della gestione dei Consorzi di bonifica, capaci di assolvere a funzioni fondamentali come la difesa idrogeologica, nonché la tutela e gestione delle acque di superficie con costi contenuti ed imparagonabili con quanto richiesto da altri gestori di servizi. Qualcuno pensa davvero di poter fare meglio?» ha concluso il presidente Anbi. Al di là del fatto che ogni ente ed in particolare quelli che operano con soldi pubblici deve garantire un servizio efficiente in un contesto di sostenibilità economica, sociale ed ambientale, il dibattito sui consorzi di bonifica che va avanti ormai da un bel po' di tempo, non è stato mai incentrato sull'importanza della loro funzione da rimodulare ed allineare ad un contesto normativo, territoriale e culturale rinnovato. A chi è indirizzato e quanto vale il servizio che offrono i consorzi? Con quali obiettivi devono operare e quali sono gli indicatori da applicare per valutare la qualità del loro lavoro? Cominciando a dare risposte a queste domande si potrà valutare nel merito se i contributi di bonifica sono eccessivi ed equamente suddivisi e la qualità complessiva del lavoro che svolgono questi enti. 

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