[03/11/2009] News

Biodiversità e cambiamento climatico: decisioni intelligenti

Quando, nel contesto dei cambiamenti climatici, parliamo di biodiversità, é in generale per far riferimento agli effetti devastanti che l'evoluzione del clima avrà sulle specie che fanno parte della trama della vita del nostro pianeta così come la conosciamo. Secondo il Millennium Ecosystem Assessment dell'Ad-hocTechnical Expert Group per il cambiamento climatico e la biodiversità della Convention on Biological Diversity, non passa una settimana senza che un nuovo studio non dimostri gli effetti nocivi del cambiamento climatico sulla biodiversità. Pertanto, è sempre più chiaro che non si tratta che di una parte della storia: nella misura in cui decidiamo dei cambiamenti da fare per adattarci al clima, le conseguenze per la biodiversità si rivelano molto meno semplici di quel che avevamo immaginato.

In effetti, i nostri sforzi di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici potrebbero avere delle incidenze altrettanto positive che negative sulla biodiversità e i servizi eco sistemici. L'equilibrio varierà da specie a specie e da ecosistema ad ecosistema ma dipenderà essenzialmente dall'approccio preciso che sarà preso e dall'applicazione delle strategie. Però, nella maggioranza dei casi, dovrebbe essere possibile ridurre gli effetti negativi e, in realtà, aumentare gli effetti positivi, attenuare gli inconvenienti e le minacce per la biodiversità. Per esempio, le attività di adattamento possono restaurare degli ecosistemi frazionati o danneggiati e contribuire a ristabilire dei processi critici quali la carenza d'acqua o l'impollinazione o per mantenere le funzioni ecosistemiche. Lungi dall'essere una causa persa, se consideriamo l'adattamento in questa prospettiva, si può vedere che è l'occasione di fare il possibile per migliorare la situazione della biodiversità.

La biodiversità non è un semplice spettatore dell'evoluzione del clima, ha anche un ruolo vitale da giocare aiutandoci ad adattarci. Così, gli ecosistemi costieri possono prevenire il rischio di inondazioni causate dalle tempeste e un paesaggio agricolo diversificato può sostenere la produttività in condizioni climatiche che cambiano, al posto di pensare a costruire delle dighe contro il mare e o di pensare a nuove varietà di colture che crescono in condizioni diverse, utilizzando gli ecosistemi naturali come parte di una strategia di adattamento: questo può rivelarsi più redditizio ed offrire reali benefici per l'ambiente, senza parlare dei vantaggi sociali, economici e culturali per le comunità locali. Questa soluzione può anche essere più accessibile per le comunità rurali e povere dei mezzi che fanno riferimento ad infrastrutture pesanti ed all'ingegneria.

Tuttavia, non bisogna dimenticare che gli ecosistemi dai quali dipendiamo per aiutarci a far fronte all'evoluzione del clima sono essi stessi sottoposti a forte pressione da parte dei cambiamenti climatici. Se noi ne siamo più dipendenti, occorre anche studiare come rafforzare la loro capacità di adattamento perché essi non siano spinti fino a limiti ecologici inaccettabili o anche a soglie pericolose. Per far questo, bisogna sforzarsi di ridurre tutti gli stress ambientali non collegati ai cambiamenti climatici come la perdita e la frammentazione degli habitat, la presenza di specie invasive e l'assenza di insetti impollinatori. Occorrerà anche adottare delle pratiche di conservazione e di utilizzo sostenibile per contribuire a migliorare la resilienza degli ecosistemi.

Questo approccio  dell'adattamento non sarà senza rischi né conseguenze, dobbiamo ancora esaminare I suoi rischi, le sue incidenze a lungo termine e l'insieme dei suoi impatti, come facciamo per tutti gli altri Piani di adattamento. Ci saranno anche da fare dei compromessi. Un approccio dell'adattamento basato sugli ecosistemi implica che bisogna gestire gli ecosistemi in vista di fornire certi servizi piuttosto che altri, dando la priorità agli ecosistemi ed alle specie particolarmente importanti su piano ecologico, economico o sociale.

Per poter fronteggiare i cambiamenti climatici e migliorare il nostro ambiente naturale, dovremo non solo comprendere le relazioni tra le diverse specie, gli ecosistemi ed i servizi ma anche, e questo sarà vitale, tener conto del valore della diversità biologica e degli ecosistemi che comportano. I servizi eco sistemici contribuiscono all'economia fornendo dei beni (quali gli alimenti) che possiamo acquistare e vendere, e dei sevizi (come l'acqua pulita) che avrebbero un prezzo se fossero forniti per altre vie. Dato che gli economisti li considerano generalmente come delle esternalità, il loro valore reale è raramente riflesso nelle decisioni da prendere. Però, molti dei metodi sono stati messi a punto per stimare più efficacemente il valore di mercato dei servizi eco sistemici. Ricorrendo a questi metodi, in un quadro quale l'approccio agli ecosistemi che ha messo a punto ed applicato il Department for Environment, Food and Rural Affairs (Defra), sarebbe possibile di  comprendere il vero valore del nostro ambiente nelle nostre decisioni e questo farebbe senza dubbio pendere la bilancia in favore della salvaguardia e del miglioramento della biodiversità.

La minaccia che pongono i cambiamenti climatici è grave e colpirà i nostri ecosistemi in maniera complessa e profonda. Ci restano delle scelte da fare per far fronte ai cambiamenti. Se facciamo la scelta giusta, non solo la biodiversità occuperà una posizione centrale nelle nostre decisioni da prendere ma il reale valore dei nostri servizi eco sistemici si rifletterà nelle nostre decisioni. In ogni caso, se sceglieremo la strada giusta per contrastare i cambiamenti climatici, riusciremo a salvaguardare ed anche a migliorare la diversità della vita intorno a noi.

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