[05/11/2009] News

Ritrovamento container in mare, Tozzi: «Intervenga il ministero»

LIVORNO. «Il ministero dell'ambiente deve intervenire subito, il Mediterraneo non è una pattumeria e servono altre verifiche a largo della costa elbana». Per denunciare il ritrovamento di un oggetto che alla lettura del sonar sembra a tutti gli effetti un container, il presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Mario Tozzi (nella foto) si rivolge direttamente al ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo. «Creare allarmismi non serve a niente e a nessuno, come non è utile smentire con una conferenza stampa informazioni sulle quali invece ci devono essere delle indagini - ha spiegato Tozzi». A trovare l'oggetto a 120 metri di profondità, è stata la nave oceanica Alliance del Nurc (Nato Undersea Research Center), che proprio su richiesta del Parco, ha svolto una ricerca sottomarina nella zona a largo della costa tirrenica, davanti a San Vincenzo, dove lo scorso 9 luglio la nave battente bandiera tedesca "Thales" ha documentato uno scarico di materiali da parte della portacontainer maltese "Toscana". Partendo dalla segnalazione raccolta e divulgata da Legambiente, Tozzi ha chiesto al Nurc di mettere a disposizione le sue attrezzature scientifiche per aiutare l'eventuale ritrovamento dei container e permetterne l'identificazione del contenuto. La magistratura, a fine settembre, ha aperto un fascicolo mentre la Capitaneria di porto di Livorno, con la nave Scialoja, il 19 ottobre, ha avviato un'indagine parallela a quella dell'Alliance. Sulla vicenda, contattato dalla redazione di greenreport, il ministro dell'ambiente non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Dalla sede della Guardia costiera nel porto Mediceo, intanto, questa mattina sono stati avviati i primi contatti con l'Alliance. I militari, prima di inviare la Scialoja sul luogo del ritrovamento, attendono ulteriori indicazioni sul presunto container. «Abbiamo chiesto all'Alliance maggiori dettagli per effettuare un sopralluogo - hanno spiegato dalla Capitaneria». Nessun commento invece sull'operazione del Parco. «Non possiamo esprimerci fino a quando non saremo in grado di fare una valutazione della tracce lasciate sul sonar». Ferma in banchina per alcuni giorni a causa di un guasto, la Scialoja è pronta a ripartire diretta nel tratto di costa tra l'Elba e San Vincenzo. Una volta accertata la presenza del container, hanno spiegato i militari, non escluso l'uso del Rov, il robot in grado di fare riprese sottomarine.

In attesa dell'avvio dell'operazione, Tozzi chiede più risorse per i parchi. «Abbiamo dimostrato che il Parco dell'Arcipelago può agire anche per la tutela della qualità della vita degli abitanti del nostro territorio - ha spiegato Tozzi. Le intenzioni del ministero dell'ambiente sono invece concentrate sul taglio delle risorse. Il nostro ente nel 2009 - prosegue Tozzi - ha subito una sforbiciata di 100 mila euro». Sul fronte delle "navi dei veleni" che secondo il pentito di 'ndrangheta Francesco Fonti sarebbero state affondate nel Mediterraneo cariche di rifiuti, il presidente del Parco chiede un rapido intervento del ministero. «Ci sono circa 50 relitti nel nostro mare e  dobbiamo andare a vedere se esistono dei rischi per il nostro ambiente.  Se é non c'é niente è meglio per tutti ma in questo momento non ci possiamo accontentare di superficiali rassicurazioni - ha concluso Tozzi».

Sulla stessa linea il responsabile nazionale ambiente del Pdci, Claudio Saroufim. «Il ministro dell'Ambiente si attivi immediatamente per fare piena luce sul container sospetto individuato a 120metri di profondità dalla nave del Nurc al largo dell'isola d'Elba e verificare se il contenuto dello stesso è di natura tossico-nociva - ha dichiarato Saroufim». Anche il consigliere regionale toscano del Pd, Erasmo D'Angelis, dopo aver elogiato il comportamento del presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, Mario Tozzi, "che si è mosso tempestivamente" chiede di «fare luce sulla vicenda in fretta considerata anche la bassa profondità del rilevamento».

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