[05/11/2009] News toscana

Nuovo porto di Talamone: botta e risposta tra Wwf e Comune di Orbetello

FIRENZE. Dopo la conferenza stampa delle associazioni ambientaliste contro il progetto del porto di Talamone, non si ferma la polemica. L'assessore all'urbanistica del comune di Orbetello Rolando Di Vincenzo sul quotidiano "Il Tirreno" ha cercato di rassicurare la popolazione locale decisamente preoccupata: «I nostri esperti e i nostri tecnici sono laureati, come sono laureati gli esperti delle associazioni ambientaliste, ma noi abbiamo un quadro sostanzialmente diverso rispetto a quello fornito dagli ambientalisti, perciò, pur rispettando le loro opinioni, il porto verrà comunque realizzato» ha concluso l'assessore. Non ha tardato ad arrivare la replica del Wwf Toscana per voce del suo presidente Marcello Demi «Le nostre non sono considerazioni raccolte in un documento che il comune valuterà, così le definisce l'assessore, sono "osservazioni" a Varianti urbanistiche che le associazioni ambientaliste presenteranno e a cui l'amministrazione comunale sarà tenuta dalla legislazione regionale a rispondere motivatamente, con argomentazioni scientifiche e valutazioni approfondite. E le risposte (in gergo tecnico "controdeduzioni") dovranno essere condivise anche da Regione e provincia che dovranno ratificare l'Accordo di pianificazione per consentire la definitiva approvazione delle Varianti urbanistiche da parte del comune di orbetello».

Nel documento presentato dalle associazioni ambientaliste - fa notare il Wwf- sono contenute osservazioni precise e puntuali: il nuovo porto avrà impatti paesaggistici importanti e  tali impatti non sono stati valutati; la costruzione del nuovo molo inciderà sul posidonieto e sulla linea di costa, e questi aspetti sono stati studiati senza il dovuto approfondimento; il sistema dell'accessibilità al porto è sbagliata e caricherà oltremisura Talamone di traffico; lo spostamento del canale scolmatore inciderà sia sulla salute del posidonieto sia sulla qualità della spiaggia e delle acque della baia di Talamone; i benefici della gigantesca opera sono molto modesti e comunque insignificanti rispetto ai danni arrecati a beni pubblici quali il paesaggio, l'ambiente marino e terrestre, e la qualità di vita a Talamone (i promotori dell'opera, per esempio, non hanno preso in considerazione l'incidenza dei consumi idrici del nuovo porto e i suoi effetti); nelle "Osservazioni" è stato dimostrato che l'attuale porto e più coerente al "Masterplan" dei porti toscani di quello nuovo.


«L'Amministrazione comunale - riprende Demi -  dovrà rispondere puntualmente e in maniera convincente ai temi posti dalle associazioni ambientaliste. In più dovrà illustrare come sarà realizzato e come sarà gestito il nuovo porto: dovrà dimostrare che l'operazione non comprimerà interessi pubblici a favore degli interessi di pochi privati». Le associazioni ambientaliste hanno anche avanzato alcune proposte alternative, pochi interventi di riqualificazione mirata (che hanno trovato concordi i cittadini talamonesi) per far diventare quello di Talamone un "porto gioiello" conservando i suoi aspetti storico-culturali e ambientali.

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