[10/11/2009] News

La Lipu e BirdLife International verso Copenhagen. La biodiversità e i cambiamenti climatici

LIVORNO. Mancano poche settimane al vertice di Copenaghen, dove oltre 190 Paesi di tutto il mondo cercheranno un accordo per salvare il pianeta dalle conseguenze dei cambiamenti climatici.

La Lipu, come parte della rete di associazioni aderenti a BirdLife International, «propone, in vista di Copenaghen, di guardare ai cambiamenti climatici soprattutto nell'ottica degli effetti che questi possono produrre sulle specie vegetali e animali che popolano il nostro pianeta, in una parola sulla biodiversità. Gli ecosistemi offrono servizi indispensabili e vitali per la sopravvivenza dell'uomo e delle altre specie, come per esempio la purificazione dell'acqua e dell'aria e la conservazione del suolo, offrendo inoltre un'efficace difesa nei confronti dei disastri naturali come inondazioni, siccità, tempeste e frane».

Gli scienziati prevedono che i cambiamenti climatici porteranno nei prossimi decenni profonde modifiche alla biodiversità del pianeta, con numerose specie che si estingueranno e modifiche irreversibili ad habitat, rotte migratorie e siti di nidificazione.

LIPU e BirdLife international sono convinte che «un'efficace strategia di adattamento a tali cambiamenti non può prescindere da un buon stato di salute dei nostri ecosistemi, da perseguire attraverso il rafforzamento delle aree protette e la loro messa in rete. Ma anche attraverso incentivi finanziari che aiutino la tutela delle foreste e degli habitat naturali. In vista del vertice di Copenhagen occorre affrontare con urgenza e senza indugi i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità. Una biodiversità in declino non può infatti che accentuare i cambiamenti climatici e impoverire le risorse naturali essenziali per la sopravvivenza dell'uomo e di tutte le specie viventi».

La Lipu ha pubblicato insieme al ministero dell'ambiente l'opuscolo "Cambiamenti climatici e biodiversità - La sfida dell'adattamento"  che si articola in "20 domande impegnative e 20 risposte concrete" nella cui prefazione Danilo Mainardi, etologo e presidente onorario della Lipu spiega: «Questo utilissimo fascicolo che ci indica una strada per l'oggi e per i prossimi anni. In esso, in modo chiaro e, soprattutto, estremamente ben documentato, viene infatti delineata, attraverso venti fondamentali domande, la complessa situazione. Vengono analizzate sia le cause che gli effetti dei cambiamenti climatici e, soprattutto, viene indicata la possibilità (ma meglio sarebbe dire l'impellente necessità) di produrre utili e tempestivi interventi. Ricordando

che - ciò non dobbiamo mai dimenticarlo - ogni azione di salvaguardia nei confronti di qualsiasi specie, qualsiasi biodiversità, qualsiasi ambiente, altro non è che un'azione che ricadrà direttamente sulla qualità della nostra stessa esistenza e su quella delle generazioni che seguiranno».

Secondo la Lipu «Per far sì che l'adattamento ai cambiamenti climatici diventi una realtà pienamente operativa occorre una visione coraggiosa e innovativa, al cui centro si collochi la protezione delle società umane maggiormente vulnerabili, delle specie e degli ecosistemi dagli impatti dei cambiamenti climatici. Tale visione deve essere di riferimento per tutte le politiche, non solo per quelle ambientali. Obiettivo generale dell'adattamento delle specie ai cambiamenti climatici in atto è la conservazione della biodiversità, mantenendo o migliorando, ove necessario, lo stato di conservazione delle specie e degli habitat, e la funzionalità degli ecosistemi. Occorre, in sostanza, rendere possibile alle specie animali e vegetali sopravvivere e adattarsi alle condizioni imposte dai cambiamenti climatici. L'adattamento deve essere considerato in modo integrato tra i vari settori, piuttosto che in ciascuna politica settoriale separatamente, poiché molte attività di varia natura (agricole, industriali, commerciali) dovranno subire delle modifiche, parallelamente all'esigenza di adattare le strategie di conservazione della natura».

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