[11/11/2009] News

Eroi del nostro tempo: la tecno-visionaria italiana e i Seed Gold Awards delle buone pratiche

LIVORNO. La seconda conferenza internazionale "Women&Technologies" ha premiato "Le Tecnovisionarie 2009", donne di talento impegnate nelle imprese nell'università e nelle amministrazioni pubbliche che hanno avuto idee innovative che contribuiscono alla crescita della società, capaci di "inventare il futuro", creando tecnologie. Il premio consegnato da Patrizia Grieco, di Olivetti - Telecom Italia, è andato quest'anno all'amministratrice delegata di Nvamont, Catia Bastioli, già "Inventore Europeo dell'Anno 2007", ex aequo con Barbara Poggiali, Amministratore Delegato e Direttore Generale Dada del gruppo RCS.

La Bastioli, ex ricercatrice chimica ora alla guida di Novamont, ha realizzato diversi  brevetti tra il 1992 ed il 2001 che hanno consentito la realizzazione delle prime bioplastiche da fonti rinnovabili di origine agricola che sono ormai stabilmente sul mercato con numerosissime applicazioni, compreso il "Mater-Bi", la famiglia di prodotti biodegradabili e compostabili che ha caratteristiche di resistenza e tenuta simili alle plastiche tradizionali.

«Il premio ricevuto mi onora - dice la Bastioli - e mi dà ulteriore stimolo a  proseguire nella direzione intrapresa tanti anni fa quando, mettendo la Ricerca e la creazione di una solida proprietà intellettuale al centro delle nostre attività, abbiamo  sviluppato ex novo il mercato delle bioplastiche, prima inesistente e  trasformato un centro di ricerca in una impresa industriale profittevole. Un segnale importante della potenzialità dell'innovazione in chiave ambientale anche per il nostro Paese che può recuperare competitività sostenendo nuovi modelli di sviluppo economico e produttivo all'insegna di standard di qualità  sempre più elevati a salvaguardia del territorio e della qualità della vita».

Molto diverse, ma comunque piene di speranza per un mondo più pulito e giusto, anche le motivazioni dei Seed Gold Awards 2009 che hanno premiato progetti sociali e ambientali di Zimbabwe, Bangladesh, Colombia, Sudafrica, India e Nigeria. La Seed Iniziative  spiega che «Il premio è un riconoscimento per  promettenti imprese pilota locali che operano  Paesi in via di sviluppo per migliorare le condizioni di vita, contrastare la povertà e per la gestione sostenibile delle risorse naturali».

I 5 vincitori assoluti sono stati selezionati tra le 20 migliori esperienze alle quali quest'anno era  già stato attribuito il premio Seed a internazionale tra i venti di quest'anno, e sono:

Zimbabwe's bridge to the world: organic essential oils, associazioni di donne dello Zimbabwe che praticano agricoltura su piccola scala, che stanno cercando di invertire il grave degrado del suolo attraverso l'agricoltura biologica;

Solar conversion to traditional kerosene hurricane for electrification, Ong nazionali e locali e cooperative del Bangladesh, che hanno sviluppato una lampada solare a basso costo fatta con le parti riciclate delle inquinanti lanterne a kerosene;

Oro Verde: Facilitating Market Access for Artisan Miners, un'associazione della Colombia che ha stabilito gli standard ambientali per i minatori locali;

Biocultural Protocols: Community Approaches to Access and Benefit Sharing (Abs ), organizzazioni della società civile che stanno mettendo a punto protocolli di bio-culturali in Sudafrica e India;

Almodo - Gestion et Valorisation des Déchets s.a. (GVDsa),  le istituzioni del  Niger che hanno sviluppato sistemi sostenibili di gestione dei rifiuti solidi per mantenere pulite la capitale Niamey ed altre città.

A tutti andranno come premio non direttamente soldi ma servizi e partenariati per un valore di 35.000 dollari per un anno per aiutarli a rafforzarsi localmente e ad aumentare il loro impatto, compreso l'accesso a competenze e assistenza tecnica, la costruzione di reti di partenariato, lo sviluppo di business plan e l'individuazione delle fonti di finanziamento. La natura specifica del sostegno è decisa da ogni vincitore, tenendo conto delle proprie esigenze locali.

Secondo Kofi Nketsia-Tabiri, regional manager di E+Co Africa e membro della giuria del Seed Award, «Queste iniziative sono veramente innovative, condotte ed ospitate dalle comunità locali, con un forte potenziale di successo su più vasta scala. Rappresentano esempi ispiratori di come l'imprenditorialità sostenibile possa portare a cambiare il mondo in via di sviluppo. E' per queste ragioni che meritano lo status di Gold winners». 

La Seed Initiative è una rete globale fondata nel 2002 Unep, Undp ed Iucn per sostenere gli  Obiettivi di sviluppo del Millennio dell'Onu e gli impegni assunti al vertice mondiale di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile e funziona attraverso un esteso network globale di partner, sostenitori e associati.

Achim Steiner, direttore esecutivo dell'Unep, è molto soddisfatto: «I vincitori del Seed Gold ci dimostrano che una green economy a basso tenore di carbonio, efficiente in risorse sia importante tanto per un Paese in via di sviluppo e per le entrate delle comunità rurali, quanto in un Paese sviluppato. Queste iniziative sono davvero stimolanti, generano molteplici benefici economici, sociali e ambientali e possono raggiungere spesso livelli eccezionali. La sfida è ora quella di ampliarle».

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