[12/11/2009] News toscana

Nuova centrale geotermica a Santa Fiora, iniziata la costruzione tra le polemiche

GROSSETO. Fa ancora discutere la geotermia sull'Amiata. Al centro delle contestazioni è adesso la costruzione della nuova centrale a Santa Fiora, la "Bagnore 4" che verrà realizzata nell'area vicina alla centrale di Bagnore 3, costruita nel 1998.

I consiglieri comunali della Lista civica "Tradizione e innovazione" del Comune di Arcidosso hanno scritto alla Regione Toscana, al presidente della Provincia di Grosseto e a quello della Comunità Montana grossetana, per chiedere esplicitamente alla regione di non approvare il progetto relativo alla realizzazione della nuova centrale Enel, per i gravi problemi che potrebbe determinare.

La lista civica presente in consiglio comunale ha fatto proprie le osservazioni presentate dal Wwf allo studio d'impatto ambientale consegnato dall'Enel alla regione per le necessarie pratiche autorizzative, in cui vengono messi in evidenza dubbi pesanti sugli inquinanti, sul rapporto geotermia falde acquifere, sulle ricadute dello sfruttamento geotermico sulla salute umana e su quella di tutto l'ambiente.

La nuova centrale Bagnore 4 è un progetto per cui Enel ha presentato alla Regione Toscana la domanda di autorizzazione nel 2005 e la cui procedura di Via è iniziata nel 2007 e a cui hanno fatto seguito, su richiesta della regione, le specifiche integrazioni.

L'impianto che l'Enel prevede rimarrà in esercizio per 25 anni, sfrutterà fluidi geotermici con caratteristiche simili a quelli attualmente utilizzati per il funzionamento della centrale in esercizio.
Il nuovo impianto da 40 Mw potrà produrre annualmente circa 310 milioni di kWh di energia per circa 112.000 famiglie ed eviterà l'immissione in atmosfera di oltre 200.000 tonnellate annue di CO2.
Per Bagnore 4 è prevista l'installazione dell'impianto Amis, una tecnologia brevettata da Enel per abbattere gli odori prodotti dall'emissione di idrogeno solforato: in particolare verrà installata una versione evoluta e migliorata rispetto a quella installata a Bagnore 3.

La centrale Bagnare 4 è prevista nel protocollo d'intesa siglato tra Enel, Regione Toscana, sindaci dei comuni e i presidenti delle comunità montane delle aree geotermiche e i presidenti delle due province (Grosseto, Pisa e Siena) a dicembre 2007.

In quel protocollo sono previsti investimenti in geotermia da parte di Enel per oltre 400 M€ nel periodo 2007-2011, che saranno utilizzati per la realizzazione di Bagnare 4 assieme alla centrale di Radicondoli (gruppo 2, per 20 MW di potenza), Sasso 2 (nuova potenza installata 20 MW), Chiusdino 1 (nuova potenza installata 20 MW), Rinnovamento di Lagoni Rossi (incremento potenza installata 12 MW).

Il protocollo è stato poi seguito da un accordo volontario in cui sono stati cambiati in meglio alcuni dei termini previsti, tra cui la durata dell'accordo che viene ridotta di dieci anni e l'esclusione dell'automatismo per il rinnovo delle concessioni.
Inoltre vengono delineati percorsi specifici di utilizzo della ricerca tecnologica per giungere ad una geotermia senza impatti né paesaggistici né sanitari. La ricerca sarà finanziata da Enel ma i criteri per la sua definizione saranno invece decisi da un gruppo di lavoro in cui saranno presenti, oltre ad Enel, Regione Toscana ed esperti esterni, e che punti sin dal rinnovo della concessione di Bagnore alla realizzazione di una centrale senza più emissione di vapore acqueo, ovvero che reimmetta la totalità dell'acqua estratta.

In questa centrale, come nelle altre, si dovrà anche recuperare la CO2 per usi alimentari ed industriali e si dovrà giungere al definitivo abbattimento di ogni altro inquinante, per tutelare la salute dei cittadini amiatini, oltre alla salvaguardia della risorsa idrica e la sua rinnovabilità.

 

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