[18/11/2009] News

Una soluzione naturale per il cambiamento climatico: pił parchi ed aree protette. Anche nel Mediterraneo

LIVORNO. E' in corso a Granada, in Spagna, il Protected areas and climate change summit che ha per tema "Soluzioni naturali: le aree protette aiutano il mondo ad affrontare il cambiamento climatico" . Gli obiettivi della conferenza organizzata dalla World commission on protected areas (Wcpa) dell'Iucn sono quelli di evidenziare con chiarezza i ruoli e le funzioni delle aree protette per aiutare la comunità mondiale a gestire i cambiamenti climatici attraverso una chiara comunicazione, l'identificazione delle maggiori implicazioni per la scienza, la politica e la pratica per fornire la base per un programma di azione impegnativo e cooperativo sulle aree protette e il cambiamento climatico entro il 2020.

Il summit andaluso vuole fornire un contributo tecnico e politico per la revisione in corso della legislazione sulle aree protette e il cambiamento climatico e servirà anche a pianificare le iniziative future.

Al convegno partecipano specialisti della giunta regionale dell'Andalusia e delle agenzie spagnole che si occupano di aree protette; il climate, biodiversity and economics programme teams, il segretariato e la World commission on protected area dell'Iucn; il Pact 2020 consortium; LifeWeb; rappresentati dei popoli autoctoni e di altre comunità con involte nelle iniziative di salvaguardia ambientale; rappresentanti dei donatori.

I 100 delegati analizzeranno diversi "casi di studio" sul ruolo delle aree protette nella mitigazione ed adattamento al global warming e indirizzeranno un messaggio alla Conferenza dell'Unfccc di Copenhagen ed a quella sulla biodiversità del 2010 a Nagoya, in Giappone, in particolare per sollecitare tutti i Paesi ad impegnarsi per inserire le Aree protette nelle strategie nazionali dio risposta al cambiamento climatico.

A Grenada si sta discutendo anche di un piano quinquennale per la scienza, la politica e la pratica delle aree protette nell'adattamento e mitigazione del climate change e per identificare i partner potenziali, I ruoli e le potenzialità.

L'assessore all'ambiente dell'Andalusia, Cinta Castillo, ha spiegato durante una conferenza stampa che alla fine del summit verrà approvato un documento che chiamato "Mensaje de Granada" che verrà presentato a Copenhagen a dicembre.

«L'Andalusia - ha detto la Castillo - porterà i risultati del Plan de Acción por el Clima, un progetto in cui ha investito per iol momento circa un miliardo di euro per far fronte agli effetti del cambiamento climatico nella regione. La Junta vuole creare una rete andalusa di osservatori del "Cambio Global", che sarà integrata dalle arre naturali della Sierra Nevada, di Doñana, dei deserti di Almería e dallo Stretto di Gibilterra, al fine di elaborare metodi per lottare contro il cambiamento globale. La regione andalusa è un osservatorio del cambiamento climatico e le aree naturali costituiscono più del 20% del territorio».

La direttrice del Centro per la cooperazione del Mediterráneo dell'Iucn, Margarita Astrálaga, ha detto che «Le Aree protette hanno un grande valore: offrono risorse alimentari, economiche e naturali, così come turistiche e sostenibili. In queste giornate verranno esposti anche i lavori come quelli del Parque Natural de Sierra Nevada, che hanno come obiettivo quello dell'adattamento delle Aree protette all'aumento delle temperature che è conseguente al cambiamento climatico. Sfortunatamente, le prospettive a livello Mediterraneo non sono buone. Le temperature continueranno a crescere nei prossimi anni, il che darà luogo all'aumento della desertificazione, della siccità o alla perdita della biodiversità».

Intanto l'Iucn ha riunito i partecipanti all'iniziativa Pact 2020 (Protected areas and climate turnaround) con l'obiettivo di «Assicurarsi che le Aree protette ed i sistemi delle Aree protette vengano riconosciuti come un importante contributo per la biodiversità e per la sussistenza umana nelle strategie di adattamento/mitigazione al cambiamento climatico». Pact 2020 prevede che la comunità ambientalista «formuli, adotti, promuova e piloti un caso ed un Piano di azione unitari e convincenti per le aree protette come parte centrale delle strategie di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico».

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