[18/11/2009] News

Riordino dei parchi, confermata la penalizzazione dei comuni

ISOLA DEL GIGLIO (Grosseto). Qualche giorno fa, stimolato dalle notizie pubblicate dal WWF, Legambiente ed altri, ho ritenuto giusto intervenire circa l' argomento del riordino dei consigli direttivi dei parchi nazionali in quanto sembrava che l'idea allo studio del governo Berlusconi fosse in netto contrasto con quello che invece ci veniva raccontato e promesso dai nostri amministratori locali.

Ho atteso, invano, una smentita o un intervento o una presa di posizione da parte di qualche amministratore gigliese, così determinato a livello locale, ma quando si tratta di mettersi in contrapposizione con il governo nazionale, nessuno ha il coraggio di contestarlo pubblicamente. Infatti, nel nostro caso, proprio loro ci hanno sempre raccontato di come siano in completo accordo con il governo Berlusconi, tanto che avrebbero rivisitato la 394 a favore degli enti locali.

In genere il centro sinistra, me compreso, è stato in linea di principio favorevole ad un maggior peso specifico dei Comuni all' interno dei Parchi, proprio per questo, visto quanto veniva pubblicato, mi sono preoccupato ed ho lanciato un sasso in attesa di rassicurazioni. Silenzio assoluto.

Oggi leggo sull' ottimo quotidiano on line greenreport un articolo che riporta quello che dovrebbe essere il documento vero e proprio, di decreto per il riordino dei parchi nazionali.

Per comodità dei lettori riporto l' art. 1 che è quello di maggiore interesse:

Articolo 1 - Riordino degli Enti Parco

1. Il comma 4 dell'articolo 9 della legge 6 dicembre 1991, n. 394 è sostituito dal seguente: « 4. Il Consiglio Direttivo è formato dal Presidente e da otto componenti, nominati con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentite le Regioni interessate, scelti tra persone particolarmente qualificate per le attività in materia di conservazione della natura o tra i rappresentanti della Comunità del parco di cui all'articolo 10, secondo le seguenti modalità: a) tre, su designazione della Comunità del parco, con voto limitato; b) uno, su designazione delle associazioni di protezione ambientale individuate ai sensi dell'art. 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349, scelto tra esperti in materia naturalistico-ambientale; c) uno, su designazione dell'Accademia nazionale dei Lincei, della Società botanica italiana, dell'Unione Zoologica italiana, del Consiglio nazionale delle Ricerche e delle Università degli Studi con sede nelle province nei cui territori ricade il parco; d) uno, su designazione del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali; e) due, su designazione del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare».

Il Documento sembrerebbe confermare proprio quanto era stato anticipato qualche giorno fa dal Wwf circa il ridimensionamento dei Consigli Direttivi degli Enti Parco con particolare diminuzione della rappresentatività dei Comuni. Nel nostro caso i Consiglieri passano da 12 ad 8; di conseguenza quelli nominati dalla Comunità del Parco, cioè dai Comuni, passano da 5 a 3.

Tutto questo viene fatto per ragioni di bilancio ( i famosi costi della politica), cioè per risparmiare quelle circa 1000 euro l' anno che ogni Consigliere prende. Non sono un esperto di bilancio per cui se il Governo ha inteso tagliare queste ingenti(!) spese anziché diminuire il numero dei parlamentari i cui stipendi sono molto più onerosi, vuol dire che avrà avuto i suoi buoni motivi (politici) o no ?.

Ma se proprio si volevano tagliare 4 consiglieri per Ente Parco e se è vera la volontà del Governo di rivedere la 394 a favore dei Comuni, perché il Decreto non va a tagliare i consiglieri nominati dallo Stato e lascia invariati, cioè in numero di 5, quelli degli Enti Locali? A parità di risparmio spesa aumenterebbe in automatico il peso specifico dei Comuni.

Perché per fronteggiare questo ennesimo atto di arroganza nei confronti dei Parchi e dei Comuni, prevaricando anche le Regioni, si stanno muovendo solo le associazioni ambientaliste e nulla si dice da parte dei Sindaci, di qualsiasi colore essi siano, ma a maggior ragione di quelli che sostengono questo Governo?

Ho sempre usato il condizionale e lo uso tuttora perché, lo ripeto, con questo Governo non si comprende mai quale sia l' atto finale fin tanto che non è approvato, visto che non esiste meccanismo di confronto preventivo. In questo caso l' unico lato positivo potrebbe essere che in quanto non ancora firmato, il decreto potrebbe essere cambiato, anche se il silenzio tombale che gravita attorno a questo argomento non fa presagire nulla di buono (di solito quando si nominava il parco, inveivano a manciate....).

Non so dalle altre parti, ma nell' isola in cui abito, se questo decreto sarà quello definitivo (spero di no) il giorno che dovesse uscire sulla Gazzetta Ufficiale, qualcuno dovrà prendere in seria considerazione di l' ipotesi di "preparare le valigie", ovviamente per fare ritorno a casa".

*Segretario Pd Isola del Giglio

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