[19/11/2009] News

Carta da macero di qualità, accordo Comieco-Unionmaceri

GROSSETO. L'offerta della carta da macero ha ormai superato la domanda dell'industria cartaria nazionale tanto che l'Italia è divenuto un paese esportatore netto di questa materia seconda.
Il trend previsto per i prossimi anni è quello di aumento ancora più significativo dell'attuale delta tra l'incremento delle raccolte differenziate e il decremento dei consumi presso le cartiere nazionali, pertanto la soluzioni che si pone (dato che nessuno ha in mente di frenare sulle raccolte differenziate ma semmai il contrario) è essenzialmente quella di agevolare l'avvio a riciclo del macero italiano presso cartiere all'estero.

Per questo è importante chiarire la normativa che regola il settore, come già evidenziato in un altro articolo (vedi greenreport del 12 novembre) per evitare che lo stesso macero venga considerato materia prima seconda finché viaggia nel paese e rifiuto una volta superata la frontiera, con problemi giudiziari che potrebbero colpire gli operatori come è importante migliorare sempre più la qualità del macero, migliorando la qualità della raccolta differenziata e del recupero della carta attraverso investimenti nell'innovazione.

Per questo secondo obiettivo è stato siglato due giorni fa l'accordo da Comieco (Consorzio nazionale per la raccolta e il recupero degli imballaggi a base cellulosica) e Unionmaceri (l'associazione che in FiseUnire rappresenta le aziende del recupero della carta), che definisce un nuovo quadro di riferimento per gli operatori del settore del recupero dei rifiuti in carta e cartone.

In sostanza l'accordo - in continuità con il precedente siglato nel 2005 - definisce criteri rigorosi per la scelta delle piattaforme di recupero cui conferire la raccolta differenziata (secondo quanto previsto dall'accordo Anci/Comieco) e individua le caratteristiche tecnico-strutturali delle stesse, compresa la dotazione delle attrezzature e il possesso di una certificazione di qualità. Saranno studiate forme di incentivazione per le piattaforme che dimostrino di effettuare investimenti nell'impiantistica ed automatizzazione dei processi di selezione e di cernita; gestione in qualità; informatizzazione e gestione dei dati.
Importanza prioritaria è attribuita, quindi, al miglioramento della qualità del macero in fase di raccolta e recupero, quale condizione necessaria per soddisfare gli standard qualitativi richiesti per l'impiego nei processi di riciclo, in accordo a quanto previsto dalla nuova direttiva europea sui rifiuti.

«Solo la qualità può garantire l'effettivo riciclo in cartiera sia in Italia, sia all'estero (come ormai sempre più spesso avviene, considerata la crescente quota di macero esportato) - ha dichiarato Corrado Scapino, presidente Unionmaceri - La sfida sulla qualità è strettamente collegata anche al necessario percorso di liberalizzazione del sistema, in relazione al riconoscimento del ruolo svolto dalle piattaforme di recupero, sia nel caso in cui il macero sia riciclato nel nostro Paese sia qualora esso venga destinato a una cartiera estera».

L'intesa fornisce inoltre i criteri e i parametri, compresi quelli economici, per la stipula, a livello locale, dei contratti tra cartiera e piattaforma (per i servizi prestati da quest'ultima) dove saranno individuate anche le modalità e le condizioni attraverso le quali le stesse piattaforme potranno avviare a riciclo il macero, garantendo corretta gestione del macero stesso e la tracciabilità dei flussi.

Infine, per controllare la qualità delle raccolte conferite e stimolarne il miglioramento, è stata fissata una procedura di controllo dei ricevimenti in piattaforma ed è stato previsto che, come anche stabilito dall'Accordo Anci/Comieco, che piattaforma e Comune convenzionato stipulino intese specifiche per la gestione delle frazione estranee eccedenti il limite massimo e per la copertura dei relativi oneri da parte del convenzionato. L'Accordo, aperto a tutti gli operatori del recupero del macero, e che riguarda oltre 300 piattaforme ha decorrenza retroattiva dal 1° settembre scorso, resta in vigore fino alla scadenza dell'Accordo Quadro Anci-Conai e sarà soggetto ad una verifica annuale.

«L'accordo si rivela strategico - ha affermato Piero Attoma, presidente Comieco- alla luce dei dati di raccolta differenziata del 2009 che, nonostante il calo dei consumi, registra rispetto al 2008 un incremento di circa il 4%».
Un trend positivo trainato particolarmente dal Sud «che con il suo +15% - ha aggiunto Attoma - fortifica l'impegno del consorzio sia nello sviluppo della raccolta differenziata di carta e cartone sia nelle numerose attività di educazione, formazione e comunicazione a supporto».

Anche se come ha sottolineato Corrado Scapino, adesso «si apre una nuova fase in cui in primo piano viene posta non tanto e non più la raccolta differenziata come valore in sé, ma la qualità della raccolta, dei processi di recupero e conseguentemente del materiale che ne deriva».

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