[24/11/2009] News toscana

Tra una settimana torneranno le piogge. La Toscana è pronta?

FIRENZE. Secondo dati Lamma, nel periodo annuale intercorso tra il 22 novembre 2008 e il 21 novembre 2009 sarebbero dovuti cadere in media, sul capoluogo toscano, 841 mm di pioggia. L'apporto pluviometrico effettivo è stato invece di 535 mm, una quantità equivalente al 63% dell'apporto medio. Su scala trimestrale la riduzione delle precipitazioni è stata ancora più significativa: dal 23 agosto sono caduti infatti, su Firenze, 140 mm di pioggia, cioè il 54% del valore medio atteso, che è di 257 mm. Infine, negli ultimi due mesi, che tipicamente dovrebbero essere i più piovosi nella Toscana centrale, sono caduti (dati Lamma-Firenzemeteo) 30 mm ad ottobre (la media sarebbe 86) e, finora, 55 mm nel mese di novembre, mentre la media sarebbe di 106 mm.

Pur ricordando che il clima sulla singola città di Firenze ha solo valore indicativo, e che la riduzione degli apporti pluviomentrici rispetto alle medie non è stata così drammatica in tutta la regione, è comunque evidente che la situazione non è rosea, per quanto attiene all'equilibrio idrologico e idrogeologico del territorio regionale.

In particolare, dopo che la prima parte del 2009 aveva fatto ben sperare in termini di pioggia (ricordiamo che l'inverno 2008/09 è stato giudicato dal Cnr, su scala nazionale, come il 9° più piovoso dal 1800), la forte incidenza dell'anticiclone africano sull'Italia e la Toscana che ha caratterizzato i mesi estivi e quelli autunnali ha poi vanificato il positivo periodo precedente, fino al forte deficit attuale.

E' questo il contesto climatologico che si para di fronte al previsto arrivo di una robusta perturbazione atlantica, perturbazione che dovrebbe colpire le coste toscane nel periodo tra sabato 28 novembre e martedì 1° dicembre, ma i cui effetti stanno già cominciando a farsi sentire sulle nostre regioni con sbuffi di aria più fresca e nuvolosità diffusa.

In particolare, anche se occorre ribadire che previsioni meteorologiche a scadenza superiore ai 5 giorni sono da prendere con le molle, attualmente sembra, dall'analisi dei modelli fisico-matematici, che il passaggio perturbato di martedì 1° dicembre potrebbe rivelarsi particolarmente forte, in special modo per le alpi Apuane, ma in generale per tutta la Toscana centro-settentrionale.

E ci piacerebbe, a questo punto, dire che il territorio è pronto a questo ed altro, che le falde sono cariche e quindi l'assenza di piogge non ha creato problemi, o magari che la pianificazione e gestione urbanistica sono state condotte sempre in modo lungimirante (e onesto, ma questo è un altro discorso) e che, soprattutto, i mutamenti del clima in corso sono presi come componente fondamentale dell'azione di prevenzione delle criticità idrogeologiche e territoriali condotta dal pubblico. Sarà così?

 

Torna all'archivio