[27/11/2009] News toscana

Grosseto, riparte il Ptc aprendo al territorio

GROSSETO. La provincia di Grosseto ha rimesso in moto l'iter per la definizione del Piano territoriale di coordinamento (Ptc), che la nuova giunta guidata da Leonardo  Marras aveva già annunciato di voler rivedere in alcune parti. Il percorso di revisione è partito questa mattina con i sindaci della provincia, i presidenti di Comunità montane e gli assessori all'assetto del territorio, e l'approvazione del documento di programmazione è stata annunciata entro marzo 2010.

Nelle intenzioni del presidente Marras «il Ptc  renderà elemento vitale la programmazione urbanistica, offrendo a cittadini e imprese una carta delle vocazioni e delle opportunità». Nei prossimi appuntamenti saranno incontrate le rappresentanze d'impresa e sociali, gli ordini professionali, le associazioni e i singoli cittadini. L'obiettivo di questi incontri è quello di rendere accessibile e patrimonio condiviso il Ptc, spesso poco conosciuto, che rappresenta, invece,  un elemento importante per il governo del territorio e la codifica della sua identità.

«Il nostro obiettivo - spiega il presidente Leonardo Marras - è quello di far "vivere" il Piano territoriale di coordinamento, non solo rendendolo più flessibile nel rispondere alle istanze che maturano nel nostro tessuto sociale ed economico, ma anche rendendolo accessibile al cittadino comune, perché il governo del territorio è un fatto collettivo che rende carne viva una materia come l'urbanistica, solo apparentemente per addetti ai lavori. Che attiene sia alla programmazione urbanistica che al modo in cui percepiamo o fruiamo il paesaggio e le risorse naturali, ma anche le infrastrutture, i poli produttivi, l'impiantistica sportiva».

Sul piano della procedura, verranno  incrociate le osservazioni già presentate nella fase- prevista dalla legge-di consultazione pubblica, con il percorso di revisione in corso e con l'aggiornamento dello strumento di programmazione, che procederà in parallelo con le modifiche al Piano d‘indirizzo territoriale (Pit) che la Regione sta apportando per adeguarsi alla recente normativa sul paesaggio.

L'obiettivo è di arrivare ad approvare, entro il prossimo marzo entrambi i Piani, provinciale e regionale,  in modo da offrire un'unica chiave di lettura del territorio e garantire procedure più veloci, meglio comprensibili e facilmente attivabili.

«L'aggiornamento del Ptc - ha aggiunto Marras - risponde a due obiettivi immediati: il primo è quello di recepire nuove idee e proposte che siano coerenti con gl'indirizzi strategici di sviluppo del territorio e con la qualità ambientale che lo caratterizza».

Saranno quindi confermati i divieti alla realizzazione di centrali nucleari o impianti di trattamento di scorie radioattive, già previste nella prima stesura del Ptc e - ha detto il presidente della provincia -«contiamo di recepire previsioni di impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile».

Un aspetto importante, questo, per una provincia che più volte ha detto di volersi candidare a diventare un distretto energetico ma che poi ha fatto seguire pochi fatti alle intenzioni.

Marras ha parlato poi «di  aree a servizio della nautica, siti dedicati all'innovazione tecnologica,  grandi infrastrutture sportive, poli di attrazione turistica o altro» quindi di un insieme di attività che devono essere ben incardinate tra loro e con il resto delle previsioni sulle energie rinnovabili per evitare di ottenere come risultato un poutpourrì che anziché caratterizzare il territorio provinciale in chiave ambientale potrebbe invece farlo diventare facile preda di speculatori del mattone.

Il secondo obiettivo che la provincia vuole raggiungere con questa operazione è quello di semplificare le procedure urbanistiche favorendo il protagonismo dei comuni.

«Se infatti il Ptc costituisce una sorta di "carta delle vocazioni e delle opportunità"- ha detto Marras- ai comuni spetta la gestione urbanistica ordinaria e la localizzazione degli interventi, in coerenza con la griglia di lettura del territorio e dei suoi valori caratteristici. Per questo vogliamo introdurre pratiche virtuose di co-pianificazione tra provincia e comuni, che snelliscano le procedure e accelerino i processi decisionali».

Di obiettivi da raggiungere e scommesse da vincere ha parlato anche l'assessore all'assetto del territorio, Marco Sabatini: «Il ptc - ha aggiunto l'assessore - ha l'obiettivo di consegnare alla comunità provinciale un grande progetto che guardi al futuro con lungimiranza.(...) che sottolinei e sappia coniugare dinamismo socioeconomico e qualità della vita. Caratteristiche di contesto, queste, che attengono principalmente alla qualità del lavoro e all'innovazione imprenditoriale che sapremo mettere in campo nel rispetto e nella tutela dei valori paesistici e ambientali de nostro territorio». Con la convinzione che «il Ptc sia lo strumento flessibile per affrontare e vincere questa scommessa» e l'auspicio che con il percorso partecipato individuato «venga condiviso da tutti gli enti locali che, del resto, sono determinanti per la sua concretizzazione».

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