[30/11/2009] News toscana

A Grosseto sarà istituita la "Casa dell'acqua"

FIRENZE. A Grosseto l'amministrazione comunale in collaborazione con il gestore del servizio idrico, cerca di diffondere una corretta cultura dell'acqua e almeno ridurre i pregiudizi verso l'utilizzo dell'acqua potabile, istituendo a breve nel giardino di via Giotto la "Casa dell'acqua". La struttura è pensata come un piccolo edificio colorato al cui interno sarà collocato un distributore automatico di tre tipologie di acqua: naturale, gassata con aggiunta di anidride carbonica e refrigerata. La forma dell'erogatore è concepita in modo da impedire il riempimento di taniche, fusti o di altri contenitori, ad eccezione delle bottiglie.  L'acqua sarà quella della rete dell'acquedotto (trattata con particolari filtri a carbone attivo, al fine di migliorarne  la gradevolezza ed il gusto), che "ieri" era definita "acqua del sindaco", oggi lo è parzialmente e domani non lo sarà più quando entrerà in vigore il decreto Ronchi che spalancherà la porta (oggi socchiusa) alla gestione dei privati e delle multinazionali. «Con questo progetto - informa  il sindaco Emilio Bonifazi - intendiamo promuovere una corretta cultura dell'uso della risorsa idrica potabile, ma intendiamo anche venire incontro alle esigenze dei cittadini, offrendo, gratuitamente, acqua buona e fresca che, a seconda dei gusti, potrà essere scelta fra naturale e gasata. L'Italia è tra i maggiori consumatori di acqua in bottiglia al mondo con circa 160 miliardi di litri annui, ed è al primo posto per consumo pro capite. Migliaia e migliaia di bottiglie e bottigliette di plastica che riempiono i cassonetti. Legati all'uso dell'acqua in bottiglia  ci sono fattori quali l'inquinamento dell'aria dovuto ai trasporti o la produzione di rifiuti da imballaggio con i relativi costi di smaltimento. Troppo spesso - ha concluso Bonifazi- la scelta di consumare acque minerali in bottiglia deriva da un pregiudizio ingiustificato verso le acque distribuite dall'acquedotto». Rassicurazioni in tal senso arrivano anche dal gestore del servizio idrico integrato «L'acqua dell'impianto di via Giotto è la stessa che arriva nelle nostre case sottoposta,  quasi quotidianamente, a controlli ed analisi sia da parte dell'Azienda sia delle Autorità sanitarie preposte - spiega il presidente dell'Acquedotto del Fiora, Claudio Ceroni - L'impianto di via Giotto vuole essere la nostra forma di pubblicità all'uso dell'acqua del rubinetto, perché oltre ad essere garantita da rigorosi controlli è anche economica e consente alle famiglie di risparmiare».

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