[30/11/2009] News toscana

Rigassificatore Edison di Rosignano: no definitivo della Regione

LIVORNO. Il parere negativo della Giunta è arrivato nonostante che l'organo tecnico, il Nucleo di valutazione regionale sulla Via ha espresso un parere positivo, anche se condizionato da oltre 60 prescrizioni, sul progetto del rigassificatore Edison a Rosignano, ma la giunta regionale lo ha definitivamente bocciato.

«Il nostro Piano energetico prevede un solo rigassificatore in Toscana - ha detto l'assessore Anna Rita Bramerini al termine della riunione della Giunta regionale di oggi pomeriggio che ha deliberato il parere contrario sulla valutazione di impatto ambientale del rigassificatore Edison - . La  Regione ha accolto la sfida di dotare l'Italia di infrastrutture energetiche per diversificare e rendere più sicuro l'approvvigionamento energetico del Paese, ma l'impatto di due impianti simili sulla costa toscana è insostenibile. Questa vicenda dimostra l'assenza di programmazione nazionale su una questione strategica come quella dell'approvvigionamento energetico».

«Il nucleo di valutazione si è limitato ad esprimersi sullo specifico di questo progetto - sottolinea Bramerini -, ma a pochi chilometri di distanza, a Livorno, sono già avviati i lavori per la costruzione di un altro impianto, il rigassificatore Olt (Nella foto). La Giunta non poteva non fare una valutazione complessiva, coerente con le scelte contenute nel nostro piano energetico che prevede in Toscana la costruzione di un solo impianto del genere».

Con questa decisione la Giunta intende richiamare anche il Governo nazionale a programmare scelte strategiche per dare sicurezza nelle forniture energetiche al paese. Non bisogna poi dimenticare che in Italia due sono gli impianti già attivi: Rovigo e Panigallia. Altri due quelli autorizzati: l'Olt di Livorno e quello di Porto Empedocle. Altri in corso di autorizzazione, fra cui quelli in Calabria, in Sicilia, in Romagna, in Puglia e a Trieste.

Relativamente all'ipotesi dei due progetti che interessano la Toscana, la Giunta regionale e lo stesso assessore Bramerini hanno segnalato al Governo e in particolare al sottosegretario all'energia Scaglia, il rischio di avere un'offerta impiantistica sovradimensionata rispetto al reale fabbisogno del paese. «Una preoccupazione - prosegue Bramerini - condivisa anche dallo stesso sottosegretario. Nel nostro paese ci sono 7500 chilometri di coste, non c'è quindi motivo di costruire due impianti a soli pochi chilometri l'uno dall'altro. Voglio essere chiara fino in fondo. L'assenza di una programmazione nazionale rischia di produrre insopportabili concentrazioni, fuori da ogni logica sia di natura economica che ambientale e di sicurezza. Aggiungo: tutti i vari governi che si sono succeduti, Prodi prima e Berlusconi adesso, non hanno mai espresso contrarietà alle previsioni del nostro piano energetico».

Se questa è la parola fine sul progetto Edison, che sia, le parole della Bramerini sull'assenza del piano nazionale energetico sono infatti assai condivisibili, resta la sensazione che questo progetto almeno non fosse peggiore dell'altro, se non addirittura migliore, ma qui ha vinto chi ha presentato per primo le ‘carte' e forse è un merito in generale, ma a livello ambientale qualche dubbio resta...

Torna all'archivio