[03/12/2009] News

Le Isole Cook approvano una legge per la gestione dei minerali dell’oceano

LIVORNO. Le Isole Cook sono un minuscolo Stato di soli 240 Km2 (all'incirca quanto l'isola d'Elba) con meno di 20.000 abitanti disseminati in 15 isole sperse in 2,2 milioni di km2 di Oceano Pacifico meridionale, ma questo piccolo Stato in libera associazione con la Nuova Zelanda ha fatto una cosa che nessuno nel Pacifico aveva fatto fino ad ora: ha approvato una legge sull'estrazione delle risorse minerarie  dalle grandi profondità marine.

Joshua Brien, il consigliere giuridico del segretaraiato del Commonwealth alle Isole Cook, che ha aiutato ad elaborare la normativa, spiega che «Questa nuova legge prevede una serie di misure per assicurarsi della trasparenza dello sfruttamento delle risorse dei fondali marini tappa per tappa. Che va dallo studio di impatto ambientale e sociale alla gestione a lungo termine delle royalties e dei benefici, passando  per l'allocazione dei diritti minerari».

Le legge delle Cook arriva tempestivamente proprio mentre sono stati realizzati avanzamenti tecnologici che hanno reso economicamente sostenibile l'estrazione di minerali da fondali posti a migliaia di metri di profondità. Secondo il governo di Avarua, la piccola capitale con meno di 6 mila abitanti, «E' un'eccellente notizia per l'economia delle Isole Cook», l'arcipelago possiede in effetti uno dei più grandi campi di noduli polimetallici del pianeta, grossi come piccole patate, che contengono metalli molto ricercati dall'industria di tutto il modo, sono infatti composti da circa il 30% di  manganese, il 6% di ferro e poi da nickel, rame, alluminio e da metalli più rari come cobalto, titanio, magnesio, ecc.

E' più che probabile che la nuova legge delle Cook servirà da modello per gli altri Stati del Pacifico che hanno fondali marini ricchi di minerali, come Papua Nuova Guinea e Tonga.

Per i giganti minerari che credevano di poter sfruttare senza vincoli ed oneri le profondità del Pacifico ci sarà una "tassa" in più da pagare, probabilmente si apriranno colossali contenziosi per poter continuare indisturbati una rapina di materie prime che era appena cominciata e che si presentava come il nuovo Eldorado planetario, ma c'è da giurare che i Piccoli e poveri Stati del Pacifico resisteranno con tutte le forze, ammaestrati dalla dura battaglia che stanno combattendo per non far sparire le loro isole nell'Oceano spinto in alto dal global warming.

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