[07/12/2009] News toscana

80 giorni di superamento dei Pm10 a Firenze: chissą perché...

FIRENZE. ..Se l'azione politica si incentra sul sostegno e sul favoreggiamento della mobilità privata a scapito di quella pubblica.

..Se il pagamento dei parcheggi viene cancellato (di fatto, con la "scomparsa" dei vigilini) subito, e se si punta poi al rendere disponibili 25.000 posti gratuiti dal momento in cui entrerà in vigore l'annunciato nuovo piano della sosta.

..Se sulla tramvia, dopo ritardi di anni dovuti (anche) ad inefficienze delle amministrazioni passate, non vengono investite reali risorse politiche al di là di qualche azione di facciata, ma se anzi le si taglia le gambe mostrando con evidenza, fin dall'inizio, di non credere sufficientemente nell'utilità del progetto, e cancellando il passaggio al duomo previsto per la linea 2.

..Se la scelta della pedonalizzazione stessa del duomo, pur con tutti i suoi risvolti urbanistici e sociali positivi, obbliga a spostare circa 1800-2000 autobus al giorno su altre tratte, in gran parte caratterizzate da viabilità concorrente col mezzo privato.

..Se, dopo i primi giorni di "luna di miele" (e grazie in buona parte, probabilmente, al ritorno dei vigili ai principali semafori, misura che non si vedeva da anni, in città, e che - anche se espone dei lavoratori ad un forte smog - ha un notevole effetto positivo in termini di fluidificazione del traffico) che hanno seguito la pedonalizzazione del duomo, già sta diventando evidente che la città non ha assorbito la misura e le sue conseguenze, bloccandosi in ingorghi paurosi non appena avviene qualche imprevisto.

..Se le condizioni meteorologiche non aiutano, e se in particolare non si tiene sufficientemente conto del fatto che, col proseguire del cambiamento climatico, l'incidenza delle alte pressioni subtropicali sull'area fiorentina (oltre che sulla Toscana, l'Italia e la regione mediterranea) è destinata ad aumentare, fornendo un ulteriore spinta all'accumulo di inquinanti.

..Se dissidi di matrice politica (e partitica, probabilmente) interni alla giunta comunale fanno sì che il piano anti-inquinamento sia stato rimandato nella sua applicazione, e se in generale si cancellano tutte quelle misure (i blocchi del traffico, le domeniche ecologiche) che - attuate dalle precedenti amministrazioni - forse non erano altro che palliativi temporanei ma comunque, sommandosi, comportavano una certa riduzione delle emissioni.

..Se non si agisce con sufficiente forza sull'aprire la porta, facilitando politicamente l'applicazione delle tecnologie per le energie rinnovabili, in modo da poter aiutare la sostituzione (ad esempio) degli impianti a gas con impianti a pannelli termici, o comunque se non si ingaggia una forte battaglia anche contro le emissioni derivanti dagli impianti di riscaldamento o per acqua sanitaria.

.. E se, infine, dal punto di vista dei grandi progetti infrastrutturali si punta ad un (ulteriore) rilancio della mobilità privata, riproponendo progetti come il "Tubone" o tangenziale nord che dir si voglia, progetti presenti nel Piano strutturale ma messi da parte da anni a causa della loro sostanziale illogicità.

Ecco, "se" succedono (o meglio, "se" si fanno) tutte queste cose, a Firenze... non ci si stupisca poi - lo scriviamo pur sottolineando che non è certo (tutta) responsabilità dell'amministrazione attuale e che non trattasi di un problema limitato al solo capoluogo toscano - se a Firenze le giornate di sforamento del limite per i pm10 (35 giorni/anno) stanno raggiungendo, secondo stime non ufficiali ma comunque credibili e già riportate dalla stampa generalista - il livello clamoroso di 80.

 

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