[10/12/2009] News

Finanziaria: accontentata la Prestigiacomo, ma del 55% di sgravi per l'edilizia sostenibile non c'è traccia

GROSSETO. E'iniziata ieri nell'aula di Montecitorio la discussione generale sul disegno di legge finanziaria 2010. Anche se sarà una discussione relativa, quella che interesserà l'assemblea della Camera, dal momento che si esclude la possibilità di apportare modifiche al testo che è uscito dalla Commissione bilancio e si dà per scontato il ricorso alla ventisettima votazione di fiducia dall'inizio della legislatura, già  autorizzata - come ha annunciato il ministro Elio Vito - dal Consiglio dei ministri. Un testo composto da un unico maxiemendamento articolato in 250 commi che richiede una copertura di circa 9 miliardi di euro, di cui quasi 4 si prevede derivino dallo scudo fiscale, oltre 3 dal fondo Tfr, e il resto da entrate varie quali vendite dei patrimoni dello stato, fondi Fas, e fondi dalle autonomie locali.

Non proprio la finanziaria light che avrebbe voluto il ministro dell'Economia Tremonti, che alla fine ha dovuto subire quello che lui ha chiamato l'assalto della diligenza, cercando semmai di contenerlo. L'approvazione definitiva del provvedimento dovrebbe avvenire entro il 18 dicembre, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio, per permettere al Senato di avere il tempo a disposizione per il definitivo varo entro fine anno.

Nella manovra, raddoppiano da 50 a 100 milioni di  euro le risorse destinate al Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, istituito presso il ministero dell'Economia e finalizzato a enti per interventi sul rispettivo territorio di appartenenza, che deriveranno dalla ripartizione del gettito derivante dalle operazione dello scudo fiscale.

Viene incrementata di 200 milioni di euro annui per il 2010 e 2011 anche l'autorizzazione di spesa per il credito d'imposta per i costi sostenuti per attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo. Sarà un successivo decreto (di natura non regolamentare) del ministro dell'Economia che fisserà le modalità di utilizzo dello stanziamento, l'individuazione delle tipologie di interventi suscettibili di agevolazione, le modalità di fruizione del credito di imposta e i soggetti beneficiari meritevoli di agevolazione; modalità che come già anticipato da Tremonti andranno a sostituire il sistema (ultracontestato) del click day.

Grazie agli introiti dello scudo fiscale beneficeranno di 300 milioni (100 l'anno) gli agricoltori attraverso il fondo di solidarietà, di 130 milioni di sostegno le scuole non statali, mentre 100 milioni saranno utilizzati per assicurare la gratuità parziale dei libri di testo nel 2010 e 400 milioni andranno alle Università e la stessa cifra sarà destinata al rifinanziamento nel 2010 di alcune autorizzazioni di spesa dirette al sostegno del settore dell'autotrasporto, senza specificare criteri di maggiore sostenibilità.  Da queste risorse deriveranno anche i 130 milioni necessari allo Stato italiano per onorare gli impegni derivanti dalla partecipazione a banche e fondi internazionali, 400 milioni per il 5 per mille e 370 milioni per la stabilizzazione degli Lsu di Napoli, Palermo e gli altri occupati presso gli istituti scolastici.

C'è poi un gruzzoletto di 354 milioni di euro (181 per il 2010, 113 per il 2011 e 60 per il 2012) che verranno distribuiti a pioggia dalle associazioni dei combattenti, agli esuli di Fiume, Istria e Dalmazia, dall'Unione italiana ciechi alle vittime del terremoto del Belice dall'Istituto mediterraneo di ematologie al Policlinico San Matteo di Pavia; microinterventi che qualcuno ha definito i regali di Natale che i deputati potranno elargire a loro piacimento.

Poche le risorse destinate alla tutela ambientale: oltre ai 100 milioni per il fondo presso il ministero dell'Economia, viene infatti confermata la quota pari a 1 miliardo di euro assegnata dalla delibera Cipe 6 novembre 2009 per interventi di risanamento ambientale a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture e del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale. Queste risorse chieste più volte dal Ministro Prestigiacomo saranno destinate ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico. L'individuazione delle situazioni a più elevato rischio idrogeologico sarà  effettuata dalla competente direzione generale del ministero dell'Ambiente sentite  le autorità di bacino e il Dipartimento della protezione civile. L'utilizzo delle risorse sarà possibile anche tramite la definizione di accordi di programma sottoscritti dalla regione interessata e dal ministero dell'Ambiente, di concerto con il ministro per gli Affari regionali, che definiranno la quota di cofinanziamento da parte delle regioni che potranno attingere dalle risorse Fas che ciascun programma attuativo regionale destina ad interventi di risanamento ambientale.

Si prevedono anche norme procedurali per l'adeguamento antisismico delle scuole. Entro 30 giorni dall'entrata in vigore della Finanziaria, infatti, dovranno essere individuati gli interventi immediatamente realizzabili fino a un importo complessivo di 300 milioni euro, con la relativa ripartizione tra gli enti territoriali interessati.

Grande attenzione viene posta sulle infrastrutture, per le quali si opererà attraverso l'autorizzazione e il finanziamento di lotti costruttivi, anziché del progetto completo. La nuova nozione di "lotto costruttivo" per la realizzazione dei progetti prioritari, quelli cioè facenti parte della legge Obiettivo, potrà essere utilizzata per le  infrastrutture strategiche, che prevedano costi superiori a 2 miliardi di euro, tempi di realizzazione superiore a quattro anni e che non siano suddivisibili in lotti di importo inferiore a un miliardo di euro. Per questi progetti,  che saranno individuati attraverso decreti del presidente del Consiglio, su proposta del ministro delle Infrastrutture, d'intesa con il ministro dell'Economia, il Cipe potrà cioè autorizzare l'avvio della realizzazione del progetto definitivo attraverso lotti costruttivi, prendendosi l'impegno che l'opera verrà comunque portata a termine.

Non si dimentica, poi, la finanziaria della società Stretto di Messina Spa, per cui si autorizza una spesa di 470 milioni di euro per il 2012 quale contributo ad Anas Spa per la sottoscrizione e l'esecuzione di aumenti di capitale.

Nessuna traccia,  invece, della proroga oltre il 2010 degli sgravi fiscali del 55% per le ristrutturazioni energetiche degli edifici mentre ha annunciato il ministro dello Sviluppo, Claudio Scajola, che arriverà a gennaio un  decreto legge ad hoc con la proroga degli incentivi per le auto e gli elettrodomestici a più alta efficienza energetica e minori emissioni di Co2.

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