[10/12/2009] News

Le 5 azioni proposte da BirdLife International ai leader mondiali impegnati a Copenhagen

FIRENZE. Un ampia delegazione costituita da ben diciannove partner di BirdLife International, rete mondiale di associazioni per la difesa della natura e degli uccelli, sta partecipando alla conferenza sul clima di Copenhagen auspicando e chiedendo ai leader mondiali che si arrivi ad un accordo. Le evidenze degli impatti dei cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti, sostengono da BirdLife International: siccità, inondazioni,  insuccessi nei raccolti, aumento dei livelli del mare, eventi meteorologici estremi, sono stati avvertiti in tutto il mondo, con le popolazioni più povere e gli ecosistemi più fragili colpiti duramente. Gli areali di specie vegetali e animali si stanno già spostando verso latitudini (Polo Nord) e altitudini più elevate, e studi affermano che molte specie non saranno in grado di stare al passo con un diverso spazio climatico. A fronte di questa situazione sono necessarie risposte certe ed immediate. Non è possibile rimandare a domani quello che si deve ed è possibile decidere oggi.

«Chiediamo ai leader mondiali a Copenaghen che si accordino per definire target concreti di riduzione delle emissioni di gas serra- dichiara Melanie Heath, esperta sul cambiamento climatico in BirdLife International. I cambiamenti climatici sono in corso. In certi luoghi la temperatura media si è alzata oltre la soglia dei due gradi. C'è una finestra da oggi al 2015 per agire per un significativo rallentamento o limitazione dell'incremento della temperatura». La rete delle organizzazioni che fa parte del  "Climate Action Network", per portare avanti le sue proposte si affida ad acclarate evidenze scientifiche che affermano come ecosistemi in buona salute,  ricchi di biodiversità, svolgano un ruolo fondamentale nel mantenere e aumentare l'elasticità (resilienza) ai cambiamenti climatici aiutando a mitigare i suoi effetti.

 

«Crediamo sia essenziale che i risultati di Copenhagen sottolineino l'importanza vitale di salvaguardare la biodiversità, gli ecosistemi e i servizi essenziali che essi forniscono nell'adattamento e nella mitigazione dei cambiamenti climatici» ha concluso Melanie Heath. La partnership di BirdLife International ha indicato ai leader mondiali, che si stanno accingendo in un modo o nell'altro a prendere decisioni, la strada da seguire attraverso l'attuazione di 5 azioni:  1) Taglio delle emissioni globali in misura sufficiente a limitare l'aumento della temperatura media globale a meno di due gradi rispetto ai livelli preindustriali (riduzione dell'80% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990). 2) Riconoscere l'importanza vitale di salvaguardare la biodiversità, gli ecosistemi e i servizi essenziali che essi forniscono nella mitigazione dei cambiamenti climatici, in particolare la riduzione delle emissioni derivante dalla deforestazione e degradazione (REDD). 3)Riconoscere l'importanza vitale di salvaguardare la biodiversità, gli ecosistemi e i servizi essenziali che essi forniscono nell'adattamento ai cambiamenti climatici. 4) Fornire fondi ai Paesi in via di sviluppo per ridurre le emissioni da deforestazione, favorire l'adattamento ai cambiamenti climatici e supportare uno sviluppo a basso tasso di carbonio (low carbon).  Almeno 200 miliardi di dollari saranno necessari ogni anno entro il 2020, inclusi 35 miliardi per il "REDD", e 100 miliardi per favorire l'adattamento dei Paesi in via di sviluppo all'inevitabile impatto dei cambiamenti climatici. 5) Assicurare meccanismi trasparenti inerenti i crediti di carbonio. Le attuali regole consentono di "nascondere" le emissioni causate da un determinato uso del suolo e allo stesso tempo di reclamare crediti  per l'immagazzinamento del carbonio.

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