[10/12/2009] News

Soros: «I 100 miliardi di dollari per i Paesi poveri ci sono già: gli Special drawing rights del Fmi»

LIVORNO. Il vulcanico miliardario americano George Soros ha proposto oggi a Copenhagen che i Paesi ricchi assicurino un finanziamento supplementare di 100 miliardi per i progetti per la lotta al cambiamento climatico nei Paesi in via di sviluppo semplicemente con l'utilizzo delle riserve in divise estere che hanno ricevuto dal Fondo monetario internazionale (Fmi).

Secondo Soros «Questa iniziativa incoraggia l'investimento nelle fonti energetiche rinnovabili  a basse emissioni di carbonio, gli sforzi per la riforestazione, la protezione delle foreste tropicali, i programmi di riforma e di adattamento del'utilizzo della terra. I Paesi ricchi possono fornire il loro contributo dando gli Special drawing rights  (Sdr - i diritti speciali di prelievo) del Fondo monetario internazionale ad un green fund.  E' una win-win opportunity per i Paesi sviluppati ed in via di sviluppo per lavorare insieme. Poiché il finanziamento è subito disponibile, può avere un effetto immediato. Questo lasciando largamente inalterati i loro fondi di riserva, lasciando un surplus  che potrebbe essere concesso al Fondo».

Entrando in funzione, i progetti potrebbero pagare gli interessi sui 100 miliardi di dollari per i prossimi 10 anni, mentre le riserve di oro dell'Fmi garantirebbero capitale e interessi.

Sembra l'uovo di Colombo, ma tocca il "tesoretto" del Fmi, l'istituzione finanziaria con base a Washington che raggruppa 183 Paesi e che a settembre ha distribuito 283 miliardi di dollari di Sdr per sostenere la liquidità mondiale e contrastare gli effetti della crisi finanziaria. Oltre  150 miliardi di Sdr sono stati distribuiti alle 15 più grandi nazioni sviluppate, facendo gridare allo scandalo sia i Paesi poveri che gli ambientalisti e le Ong umanitarie che hanno accusato Fmi, Banca mondiale e Paesi d ricchi di spendere più soldi per salvare le banche e le grandi industrie che per salvare il pianeta e combattere fame e malattie. Soros si è detto consapevole delle difficoltà che la sua proposta si troverà davanti, visto che dovrà essere approvata dal Congresso Usa e dal direttore dell'Fmi.

Il direttore generale di Greenpeace International,  Kumi Naidoo, ha subito accolto favorevolmente la proposta di Soros: «Il denaro é una delle chiavi per un buon risultato a Copenaghen. E' necessario per costruire la fiducia per ottenere business dalla salute climatica. Ma il denaro da solo non basta. Abbiamo bisogno di volontà politica per arrivare ad un trattato, ambizioso e giuridicamente vincolante, necessario per evitare cambiamenti climatici catastrofici».

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