[15/12/2009] News

Agli australiani non piace il nucleare

LIVORNO. Secondo un sondaggio realizzato dall'agenzia Newspoll per conto del Clean Energy Council (Cec), più di 4 australiani su cinque vogliono che il governo di Canberra scelga l'energia solare ed eolica invece di quella nucleare. «Alcuni australiani sostengono l'energia nucleare per principio - spiega  Matthew Warren, direttore esecutivo del Cec - ma quattro persone su cinque preferirebbero vedere come priorità una strategia efficace per le energie rinnovabili. Questo conferma quel che noi pensiamo da tempo: si devono esaurire tutte le altre alternative prima di adottare l'energia nucleare come una soluzione al cambiamento climatico in Australia. Abbiamo bisogno di vedere ciò che le tecnologie rinnovabili possono realizzare nel prossimo decennio. Le energie rinnovabili hanno un potenziale enorme, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare per scoprire quanta energia possono produrre e a quali costi».

Il sondaggio è l'ennesima terribile botta all'opposizione conservatrice del Partito liberaldemocratico che ha impedito l'approvazione della legge sul clima in Senato e che vede profilarsi terrorizzata le nubi minacciose di elezioni anticipate che si annunciano catastrofiche per una destra australiana che si é consegnata armi e bagagli alla lobby dell'industria pesante e del carbone e che é sempre più lontana dalle forti preoccupazioni degli australiani per i cambiamenti climatici in corso.

Agli intervistati sono state rivolte due domande: la prima riguardava il proprio sostegno di base per ognuna delle fonti di energia, la seconda era sul fatto se il governo laburista australiano dovrebbe dare  maggiore priorità al sostegno delle energie rinnovabili o all'energia nucleare.

I risultati per l'energia nucleare rispecchiano quello di un sondaggio Nielson di due mesi fa: il 93% degli intervistati sono favorevoli alla politica del governo per le energie rinnovabili. Il 49% si è detto disponibile anche allo sviluppo del nucleare, ma anche tra questi la maggioranza pensa che il governo debba dare comunque la priorità allo sviluppo di alternative all'energia nucleare.

In sintesi, l'80% degli australiani pensa che il governo Rudd deve favorire le fonti rinnovabili, mentre solo il 15% pensa che la priorità sia lo sviluppo dell'energia nucleare.

Tra i favorevoli al nucleare ci sono il 22% dei maschi e solo l'8% delle donne. Nella fascia di età sotto i 50 anni la preferenza per le fonti rinnovabili è schiacciante: 86%, mentre i più anziani raggiungono il 71%.

Un sondaggio per certi versi sorprendente, visto che in Australia ci sono abbondanti e disponibili risorse di uranio che fanno gola anche a cinesi, russi, americani, indiani e francesi, ma il sondaggio dimostra il prevalere delle preoccupazioni per l'ambiente e la salute derivanti dalle attività minerarie e l'acuita sensibilità degli australiani davanti agli effetti devastanti che il global warming ha già nella grande isola-continente.

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