[18/12/2009] News toscana

Nasce il quarto parco regionale Toscano?

PISA. Pochi giorni fa la Commissione ambiente della regione Toscana ha approvato il  piano del  parco nazionale delle Foreste Casentinesi e  quello del parco nazionale dell'Arcipelago toscano. Ora apprendiamo dalla cronaca di Piombino che la commissione ha dato anche il via libera con il piano triennale delle aree protette alla istituzione del quarto parco regionale della Val di Cornia che raggrupperebbe una serie di aree incluso il parco interprovinciale dei Montioni che riguarda le province di Livorno e Grosseto.

Mentre sul piano nazionale è in corso un vero e proprio tiro al bersaglio contro i parchi questa è certamente una notizia che va controcorrente e quindi non può che far piacere. E tuttavia qualche osservazione e considerazione si impone. E' vero che ogni tanto questa ipotesi ha fatto capolino ma anche un recentissimo e interessante libro ‘Tra cultura e ambiente' curato dalla Parchi Val di Cornia SpA non ne faceva parola pur soffermandosi su quella che può essere definita una fase di stallo e quindi sicuramente bisognosa di   una evoluzione. Che l'evoluzione giusta sia quella di diventare il quarto parco regionale dotato quindi di quelle competenze pianificatorie sovraordinate attualmente mancanti è certamente auspicabile. Ma a questo punto qualche annotazione si impone.

Quando prima con l'assessore regionale  ai parchi Artusa e successivamente con Betti che ne prese il posto si cominciò a parlare di una nuova legge regionale sulle aree protette una delle ragioni era proprio quella di ridefinire al meglio i ruoli dei parchi regionali anche per uniformarne le modalità di funzionamento e soprattutto di precisare meglio caratteri e funzioni delle ANPIL viste anche le abnormità di situazioni come quella della Val d'Orcia che malgrado i fuochi e fiamme di Monticchiello è rimasta tale e quale al suo posto. E in Val di Cornia le ANPIL come vari siti che danno luogo ad un ambito piuttosto frammentato e segmentato  che non si attaglia certo ad un  parco regionale. Anche  per questo  non sarebbe  male poterlo fare in una situazione che meno ingarbugliata anche sul piano regionale dove -tanto per fare un esempio-  il Nulla osta è stato tolto inopinatamente ai parchi che lo hanno gestito e bene per tanti anni.

La domanda quindi è: perché nel momento in cui si approva il piano triennale delle aree protette non si è detto e fatto nulla per togliere dai cassetti la nuova legge regionale? Perché mentre sul piano nazionale si è lontani mille miglia dal costruire un sistema e la regione Toscana con la nuova legge doveva dotarsi di uno strumento valido per costruire questa sistema a livello regionale quella legge dovrà passare la mano ad un terzo futuro assessore?

Senza la legge sarà più difficile fare bene le cose anche in Val di Cornia. Perché non provarci?

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