[21/12/2009] News

Le tigri reali delle Sundarbans a rischio cambiamento climatico

LIVORNO. Il numero delle tigri reali del Bengala (Panthera tigris tigris)  è in costante diminuzione nelle Sundarbans, la più grande foresta di mangrovie del mondo che occupa le isole dell'immenso Delta del Gange, tra il Bangladesh e l'India. Il calo di questi magnifici felini è dovuto soprattutto al cambiamento climatico che sta rendendo difficile la vita alle tigri e che sta comportando un pericoloso mutamento delle loro abitudini.

Secondo quanto scrive l'agenzia del Bangladesh Bbs i motivi che spingono le tigri reali ad abbandonare il loro habitat sarebbero principalmente l'aumento di salinità nei fiumi, la crescita delle temperature e il bracconaggio e la vendita illegale di pelli e parti di tigri. I funzionari dell'Ufficio foreste del Bangladesh sono convinti che le patologie che indeboliscono ed uccidono le tigri derivano dal fatto che questi carnivori nelle Sundarbans sono sempre più spesso costretti a bere acqua salmastra e questo sta mettendo le popolazioni del sud del Delta del Gange a rischio estinzione molto di più degli altri gruppi e sottospecie di tigri che non godono certo di buona salute.

Negli ultimi anni l'ufficio foreste ha segnalato una media di almeno tra individui morti all'anno per cause da addebitarsi al cambiamento climatico o agli impatti di calamità naturali determinate dal global warming. Il tutto accade in una popolazione di tigri già assediata dalla presenza umana, con un a habitat sempre più frazionato. Il rischio di un'estinzione accelerata è dietro l'angolo.

Un funzionario della divisione foreste del Bangladesh, Abani Bhusan Tagore, ha detto alla Bbs che «Il numero totale delle tigri e dei cuccioli nella parte delle Sundarbans del Bangladesh è pari a circa 500, secondo il censimento effettuato dal 26 febbraio al 3 marzo del 2004».

Un altro funzionario, Mihir Kumar, ha spiegato che «L'aumento della salinità dell'acqua, sotto l'impatto negativo dei cambiamenti climatici e per altri motivi, non è solo dannoso per diverse specie di alberi, ma sta anche rapidamente cambiando il normale comportamento delle tigri e le rende anormalmente avide di carne umana».
Peccato, perché i cambiamenti climatici e la salinizzazione dell'acqua dolce avvengono proprio nel periodo di massima ripresa della popolazione delle tigri del Bengala: secondo i dati del Sundarbans Forest Department, nel 1963 nelle foreste di mangrovie erano rimaste solo 100 tigri, nel 1973 erano 300,  nel 1991 459, poi un netto calo fino alle 362 del 1993,e dio nuovo un aumento fino alle 440 del 2004 e alle circa 500 di oggi. L'aumento delle tigri e la diminuzione delle terre fertili e dell'acqua potabile stanno inoltre provocando scontri tra felini ed esseri umani: più di 10 tigri sono state massacrate dagli abitanti dei villaggi delle Sundarbans, ai quali i felini si avvicinano sempre di più per attaccare il bestiame ma anche gli uomini. Si tratta di un evidente segnale della presenza di animali malati ed indeboliti che reagiscono ai colpi del cambiamento climatico cercando il cibo dove è più facile, così le regine delle Sundarbans sono ormai in guerra con i più poveri tra gli uomini che stanno perdendo anche loro terra, cibo e raccolti.

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