[22/12/2009] News toscana

La lunga strada della “Ciclopista dell’Arno”

FIRENZE. La storia della ciclopista lungo l'Arno, da quanto risulta da documenti raccolti, parte da lontano, almeno dagli inizi degli anni '90, quando la Provincia di Pisa, con il progetto "Sistema di percorsi cicloturistici della Pianura Pisana" progettò diversi interventi di piste ciclabili lungo l'Arno, che vennero poi realizzati dai Comuni, in modi e tempi diversi, fino a 1998.

E' poi del 1999 un Convegno regionale organizzato dal gruppo dei Verdi al Consiglio regionale e a quello provinciale di Firenze, che vide la partecipazione degli Assessori regionali all'Ambiente (Del Lungo), all'Urbanistica e ai Trasporti (Barbini) e della Vicepresidente (Marcucci).

A partire quindi da circa 10 anni fa iniziano le azioni di Regione, Province, Comuni e Comunità Montane, Consorzi di Bonifica per promuovere, progettare e realizzare la pista ciclabile lungo l'Arno dalle sorgenti alla foce.

Nel 2003 nell'ambito di una proposta di legge "Per la promozione della bicicletta come mezzo di trasporto" della Margherita (D'Angelis e Gelli), venne presentato un Progetto di una rete di piste ciclabili da Firenze a Pisa, lungo l'Arno.

Un'ulteriore proposta, completa di cartografia, schede e fotografie fu preparata dal Genio Civile per conto dell'Assessorato all'Ambiente (Franci) e presentata alla festa della Geografia nel 2004, cui fece seguito un protocollo tra Regione, Province, Comuni, Comunità Montane e Enti Parco.

Sempre nel 2004 Legambiente Toscana nell'ambito delle proposte per il Patto per lo sviluppo presentò un documento intitolato "Grandi itinerari ciclabili in Toscana" che faceva perno sulla ciclopista dell'Arno.

Ancora su iniziativa dell'Assessorato all'Ambiente (Artusa) nel 2006 e nel 2007 venne presentato un aggiornamento della Cartografia predisposta dal Genio Civile di Firenze e poi venne redatto un Manuale tecnico di istruzioni "Piste ciclabili in ambito fluviale".

Nel frattempo Province e Comuni si sono mossi per conto proprio con impegni molto differenziati e iniziative non sempre coordinate.

Sono da segnalare i tratti:

tutte iniziative encomiabili ma di scarso peso, nell'ambito di un progetto deve estendersi per oltre 240 km.

Il Coordinamento regionale Fiab Toscana, che raggruppa le Associazioni toscane aderenti alla Federazione italiana amici della bicicletta, nell'incontro annuale "Parole e Pedali 2007" a Pisa, decise di occuparsi con impegno per la realizzazione di tre grandi itinerari ciclistici fondamentali attraverso la Toscana, rappresentati da:

Per mostrare la propria volontà e decisione nel 2008 il Coordinamento regionale Fiab, al cui interno sono presenti 5 Associazioni localizzate lungo tutto il corso dell'Arno (Arezzo, Firenze, Lastra a Signa, Empoli e Pisa) per sollecitare un nuovo impegno con un reale salto di qualità, svolse una serie di ricognizioni sui percorsi e poi organizzò la Ciclostaffetta "Pedali sull'Arno", nei giorni 26, 27 e 28 settembre 2008, partendo da Firenze e arrivando a Pisa e poi al mare a Marina di Pisa.

In questa occasione Fiab Toscana chiese agli Amministratori dei Comuni e delle Province incontrate di impegnarsi per una campagna per la ciclopista dell'Arno.

Durante la Ciclostaffetta Fiab Toscana, tramite i propri volontari ed i propri tecnici e prendendo a riferimento la ricognizione del 2007 degli Uffici Regionali del Genio Civile ha verificato lo stato delle piste ciclabili da Firenze a Pisa che presenta aspetti molto contrastanti:

In base all'esperienza fatta, Fiab Toscana, considerando le diverse condizioni esistenti - tratti di pista realizzati, ma inadeguati, realizzazioni in corso, progetti esecutivi esistenti, fondi stradali utilizzati, argini attrezzati, corridoio di golena utilizzabili, etc. - organizzò a partire dalla Festa della Geografia del 2008, dove presentò una relazione sullo stato di fatto della ciclopista dell'Arno, una raccolta di firme a livello regionale e nazionale.

Nella presentazione per la raccolta delle firme si mette in evidenza che la ciclopista dell'Arno ha una duplice valenza: escursionistica turistica e per il tempo libero, ma anche per sviluppare una mobilità alternativa all'uso dell'automobile per spostamenti pendolari e quotidiani degli abitanti nei popolosi centri del fondovalle.

E quindi con la sottoscrizione di oltre 1.500 firme Fiab ha chiesto alla Regione Toscana di:

Di fronte a queste iniziative e al convinto impulso dato da Fiab Toscana e sulla spinta del forte incremento della domanda di piste ciclabile e dell'uso della bicicletta, l'Assessore regionale Conti e la Direzione regionale delle Politiche territoriali e ambientali hanno deciso di riprendere il percorso che si era interrotto dopo la firma del protocollo del 2004 e di impegnarsi, anche finanziariamente, puntando da un lato alla definizione di un progetto organico di ciclopista da Stia a Marina di Pisa e dall'altro alla realizzazione di alcune tratte prioritarie necessarie a completare dei tratti essenziali del percorso complessivo. Per la realizzazione degli interventi prioritari le indicazioni date a Fiab Toscana in sede di incontri sono state di circa 3 milioni di euro per anno, mentre il costo complessivo stimato da Fiab si aggira intorno ai 50 milioni di euro, comprese le opere accessorie.

Si è così arrivati, il 16 dicembre scorso, alla firma del Protocollo d'intesa che vede oltre alla Regione e alle Province di Firenze, Arezzo, Pisa e Prato, la presenza di Fiab come soggetto che partecipa alla pari alla definizione e realizzazione del progetto.

Si tratta di un nuovo inizio che avrà la sua prima verifica nel Progetto di fattibilità che il Gruppo Tecnico previsto dal Protocollo, con il supporto di Fiab, dovrà predisporre entro 6 mesi con l'individuazione dei tratti prioritari da realizzare e dei relativi fondi di finanziamento.

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