[04/01/2010] News toscana

Firenze: un'altra alluvione, ma di motori...

FIRENZE. Sarà passata l'ondata di piena dei veicoli a motore che ha sommerso le nostre strade negli ultimi giorni? Che conseguenze ha avuto sulla nostra salute, con i  livelli d'inquinamento alle stelle? L'Associazione Città Ciclabile ha recentemente affrontato nel proprio convegno proprio il  tema MOBILITA' E SALUTE e nel proprio sito www.firenzecittaciclabile.org ha pubblicato la sintesi  di alcuni interventi degli esperti sugli enormi costi personali e sociali che  questa situazione comporta.

 Sembra comunque che l'Amministrazione Comunale si sia finalmente accorta che la bicicletta è l'unico veicolo che permette di muoversi, e di sostare,  occupando pochissimo spazio e che non causa nessun tipo d'inquinamento, quindi da incentivare. L'ultima riunione di Giunta ha ad esempio stanziato  fondi per l'installazione di rastrelliere: peccato che non ne esista una regolamentazione per cui tanti posti nelle rastrelliere sono occupati da rottami o da bici che non vengono mai usate e lì parcheggiate in eterno dopo aver "liberato" garage  e cantine  . L'Associazione Città Ciclabile si  domanda anche se ne è stata calcolata la quantità necessaria per gli oltre 30.000 ciclisti attuali (secondo le ultime stime del Comune) - e i tantissimi in più "potenziali".

Senza risolvere questi problemi molto probabilmente non sarà possibile eliminare la piaga del parcheggio ai pali sui marciapiedi, deprecabile sì, ma a volte inevitabile per scongiurare il furto del proprio mezzo ..

L'inflessibilità verso i ciclisti scorretti, annunciata e già in alcuni casi attuata dall'Assessore Mattei, perché non viene applicata in maniera capillare anche contro la marea di veicoli a motore che sostano in doppia fila, sulle strisce pedonali, sui marciapiedi, sulle piste ciclabili, ecc. creando situazioni di enorme pericolo per tutti gli utenti deboli della strada, incluso i ciclisti?

O per meglio dire, siccome è ormai una questione di spazio insufficiente, e per le bici e per i veicoli a motore, non è forse giunto il momento che l'Amministrazione Comunale decida quale tipo di mobilità privata vuole veramente favorire, limitando l'altro?

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