[08/01/2010] News toscana

Acqua, ĞLa Toscana segua l'esempio della Pugliağ

FIRENZE. Mentre il candidato presidente per il centrosinistra della Regione Toscana Enrico Rossi, annuncia accorpamenti anche per la gestione della risorsa idrica facendo intendere che l'unica strada per rimanere competitivi è quella della grande holding regionale, e mentre nel partito di maggioranza che sostiene l'attuale governo della regione è intensa la discussione sulla posizione da prendere in merito al D.L 135/09 del governo che in sostanza apre un'autostrada per la definitiva privatizzazione dell'acqua anche in Italia, i consiglieri regionali di Sinistra ecologia e libertà (Sel) incalzano la Regione Toscana sull'argomento.

Hanno infatti presentato una mozione per ribadire la loro ferma contrarietà ad ogni tipo di privatizzazione del servizio idrico. «L'acqua è un diritto e un bene di tutti - hanno sottolineato i consiglieri di Sel - per questo motivo vogliamo che la Regione Toscana si impegni a fare ricorso alla Corte Costituzionale contro la Legge 166/09, con la quale il Governo ha dato il via libera agli interessi delle grandi multinazionali, mercificando in questo modo un bene essenziale per l'uomo».

Con la conversione in Legge del decreto suddetto, avvenuta il 19 novembre us, si è innescata una forte discussione nel Paese e in molte amministrazioni locali, sfociate anche in prese di posizione forti di alcune amministrazioni regionali.

«La Regione Toscana si deve assolutamente impegnare a seguire quanto prima l'esempio della Puglia, del Trentino e del Piemonte, le quali hanno già deciso di impugnare presso la Corte Costituzionale il provvedimento legislativo in quanto lesivo delle prerogative assegnate dalla Costituzione alla Regione. La riacquisizione della gestione interamente pubblica del servizio idrico è una priorità-continuano i consiglieri regionali di Sel- L'acqua non può essere considerata come una merce, un bene a rilevanza economica, ma deve continuare ad essere un bene condiviso equamente da tutti, così come deve esserne garantito l'accesso. Con la crisi economica le fasce sociali che subiranno le conseguenze di una privatizzazione illecita-concludono- non saranno più solo quelle a rischio povertà».

I consiglieri di Sinistra ecologia e libertà già promotori di un referendum per l'acqua bene comune, hanno invitato i cittadini ad una forte mobilitazione su questo importante tema.

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