[23/07/2009] News

Caccia, Orsi: il ddl che unisce

FIRENZE. Un merito e forse un primato il ddl Orsi sulla caccia è riuscito ad ottenerlo. Non si era mai visto uno schieramento di associazioni ambientaliste ed animaliste cosi nutrito, unite per un unico scopo: affossare il disegno di legge. Altura, Amici della terra, Animalisti italiani, Enpa, Fare verde, Greenpeace, Fondazione mediterranea falchi, Italia nostra, Lac, Lav, Legambiente, Lida, Lipu, Memento naturae, No alla caccia, Oipa, Wolf emergency, Mountain wilderness, Vas, Ass. vittime della caccia, Wwf Italia hanno chiesto che il disegno di legge venga fermato.

Del resto sono stati tanti i "no" raccolti dal testo anche nel corso delle audizioni in Commissione ambiente del Senato che si sono chiuse oggi con l'Ispra, il principale istituto italiano deputato alla valutazione tecnico-scientifica. Regioni, mondo scientifico, associazioni hanno reputato la proposta incompatibile con la protezione dell'ambiente, degli animali, la sicurezza dei cittadini italiani e perfino con le attività turistiche. Associazioni animaliste e ambientaliste hanno posto anche un'altra questione: «Anche nel metodo, si è verificata una vera anomalia con la chiusura del termine di presentazione degli emendamenti prima della chiusura delle audizioni. Sollecitiamo i senatori a riaprire il termine per la presentazione di emendamenti al fine di consentire a tutti i parlamentari di far proprie le indicazioni scientifiche oggi depositate».

Le associazioni hanno poi sottolineato che «non è solo la contrarietà alla caccia ai ragazzi di 16 anni, ma come ha ribadito il sottosegretario alla Salute Martini, è tutto l'impianto del disegno di legge da rivedere perché stravolge il senso stesso di una caccia controllata e conciliabile con gli interessi dell'ambiente, degli animali e della gente costretta sempre più ad avere rari e pochi momenti di contatto con la natura». Le associazioni ambientaliste ed animaliste sostengono che le proposte Orsi radicalizzino il dibattito e solo lo stop in Commissione ambiente del Senato può evitare di riaprire nel Paese una profonda frattura tra contrari e favorevoli alla caccia, «attività che può essere concessa solo e soltanto se non provoca ulteriore danno all'ambiente, agli animali e alla piena e serena fruizione di tutti i cittadini del patrimonio comune, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria e delle convenzioni internazionali».

 

Torna all'archivio