[15/01/2010] News

RELAZIONE SULLO STATO DELL'AMBIENTE (RSA) 2009


PROVINCE DI FIRENZE-PRATO-PISTOIA

Nel corso della mattina di oggi sono stati affrontati i principali temi ambientali messi in
evidenza dalla RSA 2009 (dati aggiornati al 31.12.2008), con riferimento all'area delle province di Firenze, Prato e Pistoia:
· qualità dell'aria
· emissioni
· inquinamento acustico
· inquinamento elettro magnetico
· aziende a rischio di incidente rilevante
· qualità delle acque
In sintesi, ecco di seguito alcuni dati d'inquadramento generale, tratti dalla RSA:

Qualità dell'aria

A livello regionale vi è una netta tendenza al miglioramento della qualità dell'aria
Le previsioni a medio termine rimangono positive, senza rischi di superamento dei valori limite, per
biossido di zolfo, piombo, monossido di carbonio e benzene.
 per il PM10 la situazione si conferma problematica anche nelle previsioni a medio termine, con
l'indicazione di un leggero miglioramento, soprattutto in termini di medie annuali
 PM10 e NO2, quindi, rimangono gli inquinanti più significativi.
 L'area in questione mostra una sostanziale stazionarietà per il PM10.

Emissioni

I dati regionali mostrano una netta diminuzione nella emissione dei principali inquinanti nel decennio 1995- 2005. In analogia all'andamento regionale anche l'area in questione mostra, nel decennio 1995-2005, una diminuzione. Con qualche eccezione legata alle PM10 e nel caso della Provincia di Prato, all'ammoniaca, che presenta un incremento maggiore del 20%.
L'origine di tale incremento è oggetto di verifica, anche se vi è da dire che in valore assoluto le emissioni di ammoniaca non risultano particolarmente elevate se paragonate alle altre realtà regionali. Anche i dati disaggregati per macrosettore non mostrano differenze significative a livello di area e nel confronto con il resto della realtà regionale.
Va rilevato come la provincia di Firenze, rispetto a quella di PO e PT, presenti un alto contributo alle
emissioni di SOx derivante da impianti di combustione industriale e processi con combustione.

Inquinamento acustico

L'area in questione, fortemente urbanizzata, risente più della media regionale degli effetti dovuti
all'inquinamento acustico che risulta maggiormente rilevante nel periodo notturno.
I dati relativi alla popolazione esposta nel comune di Firenze evidenziano, infatti, come il 31% della
popolazione sia esposta a livelli medio alti di inquinamento acustico nel periodo diurno e ben 43% nel periodo notturno, a causa del traffico veicolare che risulta la più rilevante tra le sorgenti responsabili dell'inquinamento acustico in ambito urbano.

Inquinamento elettromagnetico

SRB
A livello regionale negli ultimi 5 anni si è avuto un incremento molto consistente del numero delle stazioni SRB (postazioni ed impianti).
L'area in questione non fa eccezione, con la provincia di Firenze che presenta valori totali di 2 (postazioni), 3 ed anche 4 volte (impianti) superiori alla media delle altre province, che rappresentano circa il 20% del totale regionale.

A fronte di tali elevati valori, in termini di esposizione della popolazione, la situazione risulta, invece, tranquillizzante. Infatti, la maggior parte degli impianti soggetti a verifica generano valori di inquinamento elettromagnetico basso o contenuto, sia a livello complessivo regionale, che per le tre province dell'area in questione.

RTV
Dati analoghi presentano gli impianti per la diffusione radiofonica e televisiva, pur con incrementi più limitati nel numero degli impianti.
Nonostante ciò, negli anni che vanno dal 2001 al 2007, si sono registrati alcuni superamenti del limite di esposizione. Nel 2008, a fronte di 22 verifiche effettuate, non si sono rilevati superamenti.

Elettrodotti e cabine
Le verifiche effettuate hanno dimostrato che la grande maggioranza dei valori rilevati vanno a collocarsi nelle fasce di inquinamento elettromagnetico basse o medio basse, al di sotto del valore dei 3 microTesla.

Aziende a rischio di incidente rilevante
In Regione toscana sono presenti 26 aziende con obbligo del Piano di sicurezza. Di queste 5 sono in provincia di Firenze , nessuna in provincia di PO e PT.
29 sono le aziende sul territorio regionale con obbligo di notifica, di cui 5 in provincia di FI e 2 in provincia di PT, nessuna in provincia di PO.
Negli ultimi 4 anni si è avuta una diminuzione del numero delle aziende soggette a notifica (da 7 a 5 per FI, da 4 a 2 per PT), mentre il numero di quelle soggette a rapporto di sicurezza è rimasto pressoché stabile.

Rifiuti
Negli ultimi due anni si è verificata un'inversione di tendenza sul trend di produzione dei rifiuti urbani totali, che, quindi, registra una diminuzione a partire dal 2007.
Non si rilevano differenze sostanziali tra le diverse aree regionali riguardo alla produzione procapite di rifiuti urbani.
La percentuale di raccolta differenziata certificata dall'Agenzia Regione Recupero Risorse ha fatto registrare nel 2008 un incremento di quasi il 3% rispetto all'anno precedente, raggiungendo valori superiori al 36%.
Se si analizzano i dati delle singole province riguardo la RD, si nota come in generale ci si attesti sotto il valore del 40% previsto dal D.Lgs 152/2006 e ben al di sotto del valore del 50% previsto dal PRAA. Per l'area in questione, PO risulta la più virtuosa, con il 43,02, segue FI con il 39,78 e poi PT con il 36, 70%.
Per la produzione di rifiuti speciali (pericolosi e non) FI risulta di gran lunga la provincia con i maggiori quantitativi.

Qualità delle acque

Superficiali
In un quadro regionale non brillante, l'area in questione mostra livelli di qualità delle acque generalmente scadenti per i corsi d'acqua, in particolare Arno e Ombrone, il cui tratto di corso interessa le aree urbanizzate. Diverso è il discorso per quei corsi d'acqua, o tratti di corsi d'acqua, che si sviluppano nelle aree montane e collinari, che in taluni casi hanno elevati livelli di qualità.

Sotterranee
Stesso discorso vale per le acque sotterranee, poiché gli acquiferi censiti nell'area in questione mostrano significative presenze di contaminanti e sono soggetti a sfruttamento intensivo. Naturalmente questo vale soprattutto per gli acquiferi situati nelle aree a maggiore pressione antropica.

Potabili
A livello regionale oltre l'80% dei punti di prelievo risulta nella classe di qualità più scadente A3, e non si hanno più punti di prelievo nella classe A1, la migliore.
Stesso andamento si registra per l'area in questione con circa 85 % dei punti di prelievo in classe A3 per FI, oltre il 70% ed il 60% rispettivamente per PT e PO.

Grandi infrastrutture
Il territorio regionale e la provincia di Firenze, in particolare, da oltre 10 anni sono interessati dalla
cantierizzazione di grandi opere infrastrutturali di rilevanza nazionale, con i conseguenti impatti ad essa associati. La realizzazione di gallerie, l'interferenza con i corsi d'acqua, la produzione di polveri e le emissioni legate al transito dei mezzi, il rumore, la produzione di terre di scavo e rifiuti sono le principali cause d'impatto, che hanno interferito in maniera anche consistente sull'ambiente. L'Agenzia ha svolto una continua azione di controllo istituzionale per il rispetto della normativa ambientale e ha svolto una ruolo di supporto agli organismi preposti alla verifica del rispetto delle prescrizioni impartite in sede di VIA.

Conclusioni
Complessivamente l'area in questione presenta maggiori criticità rispetto all'andamento regionale, data la forte urbanizzazione e la conseguente presenza di numerose fonti di pressione che generano criticità relative alla qualità dell'aria, a quella delle acque, alla produzione di rifiuti, speciali non pericolosi in particolare ed alla loro gestione.
Non mancano, tuttavia, situazioni di eccellenza in quelle porzioni di territorio dove la pressione antropica è minore e vi sono, comunque, segnali di inversione di tendenza che vanno incentivati attuando le politiche di tutela che la Regione ha predisposto e potenziando l'azione di monitoraggio, controllo e repressione dei comportamenti illeciti, azione in cui l'Agenzia da anni sta impegnando in maniera diffusa le risorse a disposizione.

Il Direttore Generale di ARPAT, Sonia Cantoni, ha concluso il seminario sottolineando che: -
"ARPAT, nell'ambito delle proprie attività istituzionali di controllo, monitoraggio e supporto agli enti,
acquisisce una notevole quantità di dati ambientali. Perché questo patrimonio di informazioni sia disponibile per tutti (decisori pubblici, imprese, professionisti del settore, rappresentanti degli interessi diffusi e cittadini) l'Agenzia è impegnata in uno sforzo particolare e continuo di elaborazione, aggiornamento e diffusione della conoscenza ambientale.

Il progetto di riorganizzazione dell'Agenzia in corso - in attuazione della legge regionale 30/2009 - è finalizzato proprio ad una maggiore razionalizzazione delle attività di competenza di ARPAT per rendere disponibili risorse da utilizzare nel monitoraggio e controllo del territorio e nella organizzazione e diffusione della conoscenza. Il reporting ambientale in generale, la Relazione sullo Stato dell'Ambiente (RSA) a tutti i livelli del territorio in particolare, è elemento fondamentale di questa attività dell'Agenzia.
ARPAT invita tutti i cittadini ad esprimere il proprio giudizio sulle attività svolte dall'Agenzia rispondendo al questionario disponibile on-line fino alla fine di gennaio all'indirizzo http://www.arpat.toscana.it/soddisfazione."

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