[20/01/2010] News

Sogin: un deposito per i le scorie nucleari a media e bassa radioattivitą

FIRENZE. Tutti molto "abbottonati" sulla futura localizzazione delle centrali che ufficialmente pare si conoscerà tra circa un anno. Figuriamoci poi sulla localizzazione dei depositi destinati ad ospitare gli scarti della produzione di energia dall'atomo. Su questo tema a margine del convegno sul nucleare organizzato nel centro ricerche dell'Enea alla Casaccia qualcosa è trapelato per voce del responsabile della Sogin (Società gestione impianti nucleari Spa) per l'ingegneria, Luigi Brusa, che ha parlato di un deposito nazionale destinato a contenere i rifiuti a bassa e media attività provenienti dalle centrali nucleari, diversi dalle scorie e che richiedono un diverso tipo di smaltimento. Il sito dovrebbe essere pronto per il 2107.

«Sulla carta sono previsti quattro anni per la sua localizzazione e due-tre anni per la costruzione. Il deposito nazionale, avrà le dimensioni di un campo da calcio alto quattro o cinque metri. Di per sé non avrà dimensioni eccezionali, mentre sarà molto più vasto lo spazio circostante, dedicato agli edifici del centro di ricerca previsto attorno al deposito».

Brusa poi ha accennato anche alle scorie ad alta attività, per le quali «non è in programma un deposito geologico definitivo perché finora i rifiuti ad alta attività sono molto pochi. Considerando che probabilmente in Europa nasceranno depositi destinati a questo scopo, si sta pensando ad accordi con i Paesi che li ospiteranno per acquisire parte dello spazio disponibile. Al momento questa e la soluzione più economica».

Per quanto riguarda i costi dello smaltimento, secondo quanto ha dichiarato il responsabile della Sogin sono al momento equivalenti alle stime fatte in passato, «ossia sono pari a circa il 40% del costo di smantellamento della centrale nucleare ed eventuali variazioni dipendono dalle tecnologie adottate» ha concluso Brusa.

Torna all'archivio