[21/01/2010] News toscana

Verso l'approvazione definitiva della carta dei servizi di Arpat

FIRENZE. Compiuto il primo passo che porterà anche Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) ad avere la sua carta dei servizi. Le commissioni regionali Ambiente e Sanità in seduta congiunta, hanno dato il via libera al provvedimento a maggioranza (con l'astensione del centrodestra), ed ora l'atto nelle prossime settimane approderà in Consiglio per la votazione finale. La carta dei servizi specifica tutte le varie attività di controllo ambientale, di supporto tecnico-scientifico, di elaborazione dati e conoscenza ambientale che possono essere svolte dall'Arpat. Il nuovo strumento previsto dalla legge di disciplina dell'Arpat del 2009,  ha lo scopo di precisare il mandato istituzionale dell'Agenzia e di migliorare la sua capacità di rispondere a una domanda di intervento a favore della protezione ambientale e della salute che in Toscana è in continua crescita. Nello specifico la carta dei servizi (che conta 136 voci) riporta, per ciascuna attività censita, una serie di informazioni, tra cui la matrice ambientale cui si riferisce, la descrizione delle attività, la distinzione tra obbligatoria e non obbligatoria, il soggetto beneficiario, il livello qualitativo e quantitativo, gli eventuali tempi di erogazione, i costi. Alla carta dovranno essere ricondotte e ben specificate anche eventuali attività rese da Arpat a soggetti privati.

L'assessore regionale all'energia e all'ambiente, Anna Rita Bramerini, commenta con soddisfazione «Con l'approvazione della carta dei servizi - ha detto - si è completata la riforma dell'Arpat. Avremo a disposizione  uno strumento che opererà con procedure più snelle, con minori tempi di attesa, e con un maggior radicamento nelle realtà provinciali. Abbiamo voluto garantire la massima chiarezza, efficacia e trasparenza, individuando responsabili, tempi e costi di ciascun intervento, ma anche dotare l'Agenzia delle migliori tecnologie disponibili, valorizzando le competenze e le professionalità già presenti».

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