[28/01/2010] News toscana

Il Tar respinge il ricorso contro la pedonalizzazione del duomo di Firenze

FIRENZE. Fu proposta inizialmente nel Prg del 1993. Fu finanziata - almeno nella parte del progetto da realizzare con fondi pubblici e non con il project-financing - dal Cipe nel 2001. Fu cantierata per la prima volta nel 2005. Fu messa in discussione a livello popolare quasi due anni fa con un referendum consultivo che, anche se l'affluenza fu minima (39,3%), rappresentò uno dei punti più bassi della politica fiorentina degli ultimi anni. Fu presentata come "un treno sferragliante", fu ingigantita nelle dimensioni in un fotomontaggio che (vedi immagine) faceva immaginare che la sua altezza sarebbe stata un terzo di quella del battistero, e che è stato ripreso (e preso per buono) da molti articoli della stampa generalista, in questi anni. Fu vituperata, offesa, trasformata nel cavallo di Troia per l'assalto (poi fallito) a palazzo Vecchio da parte del centrodestra. E fu poi accolta, dall'attuale amministrazione Pd, quasi più come un fastidio che come un'opportunità, per molti versi.

Ma stavolta ci siamo, perché la commissione interministeriale presieduta dal ministro Matteoli ha dato il via libera definitivo approvando le ultime varianti: il 14 febbraio partirà il servizio sulla linea 1 (Scandicci-Smn, 7,4 km) della tramvia fiorentina, e nei prossimi mesi dovrebbero finalmente ripartire i cantieri per le linee 2 (Peretola-Smn-piazza Libertà, 7,2 km) e 3 (Careggi-Smn, 4 km). Ciò anche grazie al fatto che l'avvenuta autorizzazione della commissione permetterà alle banche di riaprire i cordoni dei finanziamenti, finora bloccati dalle incertezze.

Dopo il primo mese di prova (in cui il collegamento Scandicci-Smn richiederà 32 minuti, contro i 20-23 previsti a regime) Firenze entrerà quindi - 37 anni dopo l'abbandono della vecchia linea tramviaria - nell'era della mobilità sostenibile su ferro.

C'è però ancora un "piccolo" problema da risolvere: ancora non è stato deciso da dove la linea 2 della tramvia passerà effettivamente. Il via libera della commissione riguarda infatti solo il tratto Peretola-Smn, mentre nel tratto Smn-piazza Libertà (cioè nel centro storico propriamente inteso) le carte progettuali vedono uno spazio bianco, che andrà occupato successivamente.

Da dove passerà la tramvia nel centro di Firenze, quindi? Anzi - viene da chiedersi - la tramvia passerà nel centro di Firenze, oppure si limiterà a costeggiarlo? O magari riprenderà corpo l'ipotesi, riproposta in questi giorni dall'ex-assessore e attuale presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, di un attraversamento in sotterranea dell'intero centro, con una sola fermata in prossimità di piazza della Repubblica?

E soprattutto, al di là delle ipotesi progettuali sul campo (e al di là del fatto che riparlare di attraversamento sotterraneo appare insensato, quando l'ipotesi era stata sì proposta all'inizio, ma poi esclusa per anni a causa dei problemi economici e logistici enormemente maggiori che avrebbe creato rispetto al passaggio in superficie), quando arriverà il momento in cui il capoluogo toscano avrà non una singola linea, ma una rete tramviaria degna di questo nome, e realmente incidente sulla mobilità urbana in termini di riduzione dell'uso del mezzo privato?

Per ora non si sa, perché un progetto decennale è per molti versi ritornato al punto di partenza. Ciò che è certo è che una volta che la tramvia sarà a regime l'opposizione ad essa si squaglierà come neve al sole e si ridurrà ad ambiti politici di nicchia, a meno che ai fiorentini dispiaccia avere un servizio che permette di avere ogni 8 minuti un mezzo che porti dall'hinterland al centro in meno di mezz'ora, senza possibilità di ritardi.

Ed è certo anche che coloro che speravano che il ricorso al Tar, presentato da alcuni cittadini affetti da grave disabilità motoria contro l'impossibilità per loro di attraversare piazza Duomo con il mezzo privato, permettesse la riapertura del dibattito sull'eventuale passaggio del tram nella piazza attualmente pedonalizzata (allo stesso modo in cui in varie importanti realtà europee, anche in contesti storico-architettonici di valore analogo a Firenze come Siviglia, il tram è stato fatto passare per il centro pedonale senza problemi) , hanno visto deluse le loro speranze, perché il ricorso - è notizia di questa mattina - è stato respinto.

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