[28/01/2010] News

Porto Alegre 10 anni dopo vede nuovamente la crisi climatica al centro del Forum

PORTO ALEGRE. Dopo Copenaghen stanno cercando di far firmare il documento uscito da lì da più Paesi possibile, minacciando che chi non firma non prenderà i soldi. La Bolivia non ci sta e denuncia che nel G77 non si riesce a discutere seriamente sul da farsi, su quali sono le azioni vere per combattere i mutamenti climatici e le loro conseguenze, e su chi deve assumersi le maggiori responsabilità. A dirlo è il combattivo ambasciatore boliviano in Brasile, presente al decennale del Social Forum Mondiale di Porto Alegre, che interviene a molti eventi e porta la voce forte di Morales. Le cose che mette sul tavolo riguardano la necessità di parlare della causa strutturale del cambio climatico, la richiesta di una dichiarazione universale sui diritti della madre terra, un tribunale internazionale delle Nazioni Unite sulla giustizia climatica, il problema dei profughi ambientali e il lancio di un movimento per la vita e i diritti della madre terra.

Forse il segno più forte di quest'appuntamento molto suggestivo perché pensato come un momento di riflessione dopo dieci anni proprio qui dove il movimento dei movimenti, il movimento altermondialista, ha assunto la forma più partecipata e visibile per la prima volta, è che dopo la mobilitazione ed il processo giunto a Copenaghen, ha cambiato in parte la sua agenda e vede nuovamente la crisi climatica con tutte le sue sfaccettature al centro. E allora si collega presentandolo in molti momenti all'appuntamento che dal 19 al 22 aprile prossimi si terrà a Cochabamba, e che Morales definisce una sorta di Cop dell'America Latina. 

Intanto l'apertura di queste giornate come al solito è stata affidata ad una Marcia per il Forum che ha visto la partecipazione di oltre 15 mila persone. La solita grande festa che si è snodata per ore nella città ricreando lo spirito di Porto Alegre ben vivo tra i partecipanti a questa decima edizione del World social forum.  Si tocca con mano anche la solidarietà per Haiti, perché da questo Forum partiranno altre iniziative concrete per assicurare alla sfortunata comunità un domani diverso da ciò che ha conosciuto fino al colpo di grazia del terremoto e di quella che è stata definita "l'occupazione militare" degli ultimi giorni, corroborando il tutto con centinaia di dibattiti, incontri, conferenze stampa e laboratori che interesseranno decine di piccoli comuni intorno al capoluogo di Rio Grande do Sur.

Fisso tra gli eventi anche l'appuntamento al Gigantinho con il presidente Lula, che ha tracciato un bilancio dei sette anni del suo Governo con diversi aspetti positivi ma anche con diverse difficoltà con la platea del Forum rispetto a molte scelte del suo Governo, prima tra tutte la mancata riforma agraria ma anche molte delle vicende che hanno portato la stessa Marina Silva a lasciare Governo e PT. Subito dopo Lula è partito per Davos, dove nell'ambito di quel Forum economico mondiale che è stato all'origine del WSF, nato per contrastarne il Verbo neoliberista, sta ricevendo il premio "Statista Globale".

Con questo appuntamento di Porto Alegre, si apre un anno di grandi mobilitazioni sociali e di forum alternativi in tutto il mondo con al centro la lotta alle crisi economica, sociale ed ambientale e che accompagnerà i movimenti verso il prossimo Forum Sociale Mondiale di Dakar, nel 2011.
Il primo Forum Sociale Mondiale (FSM) ebbe luogo nella città di Porto Alegre, Rio Grande do Sul, in Brasile, tra il 25 ed il 30 del 2001, con l'obiettivo di opporsi al World Economic Forum di Davos. Parteciparono oltre 20.000 persone, di cui 4,700 in qualità di delegati di molte organizzazioni della società civile e movimenti sociali da 117 paesi diversi. Un evento che non fu solamente sociale, ma anche mediatico, considerando che la stampa ha avuto una presenza importante con oltre 1.800 giornalisti presenti. Se il Forum economico ha svolto un ruolo strategico nella formulazione dell'immaginario alternativo alle  politiche neoliberiste di tutto il mondo dal 1971, a Porto Alegre il Forum Sociale Mondiale ha creato uno spazio concreto per discutere, progettare, condividere e promuovere uno approccio alternativo al mantra neoliberista, anticipare e rispondere alle crisi finanziarie, ecologiche e sociali altro, con analisi e pratiche alternative, ed è bello vederlo sempre tanto vivace.

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