[27/07/2009] News

I rintocchi notturni dell'orologio della torre civica possono essere causa di inquinamento acustico

LIVORNO. Anche i rintocchi dell'orologio della torre civica provocano inquinamento acustico e comportano rischi per la salute umana. Lo afferma il Tar della Puglia che, con sentenza di questo mese, dà ragione a una cittadina e torto al Comune di Alliste. La vicenda ha inizio quando una signora che abita da oltre cinquant'anni in prossimità della torre civica di Felline di Alliste, lamenta la propagazione di un "suono martellante e disturbante per la qualità della vita" dall'orologio collegato alla torre che scandisce il tempo ogni quindici minuti anche durante la notte.

Le indagini fonometriche effettuate dall'Asl e dall'Arpa competenti per territorio hanno accertato la presenza di una situazione di inquinamento acustico rilevante ai sensi sia della disciplina di settore, sia di carattere primario che di natura regolamentare.

Si è quindi posto in risalto il pericolo di un pregiudizio per la salute della ricorrente, "apprezzabile sotto il profilo della cd annoyance", ossia della presenza di fattori disturbanti per la qualità della vita, specie per quel che concerne il riposo notturno. Dunque, in presenza di un fenomeno di inquinamento la tutela della salute è preponderante rispetto alla salvaguardia delle tradizioni storiche, specie dove queste non siano compromesse attraverso una diversa e più opportuna regolamentazione dell'orologio della torre civica che preveda la totale sospensione dei rintocchi nelle ore notturne.

Del resto, al pari dell'inquinamento luminoso che ci perseguita anche le notti, l'inquinamento acustico da rumori è fonte documentata di stress, disturbi del sonno, malessere e spia di un inquinamento più generale: atmosferico e climatico. A secondo di dove si vive, è possibile che si sperimenti il silenzio per poche ore al giorno o anche meno, anche a notte fonda. Tanto che può essere la ragione che spinge al cambio di abitazione.

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