[03/02/2010] News

Un 2010 di lotta e di proposta per il Forum italiano dei Movimenti per l'acqua

FIRENZE. E' arrivata la risposta organizzata del Forum italiano dei Movimenti per l'acqua al governo Berlusconi, che con l'approvazione dell'art.15 del decreto Ronchi, ha aperto definitivamente le porte della gestione del Servizio idrico integrato ai grandi gruppi multinazionali e ai mercati. Secondo il Forum, che ha preso contatti con molti soggetti della cosiddetta società civile, la partita non è affatto chiusa considerata anche l'indignazione generale registrata nei cittadini (e  il ricorso alla Corte Costituzionale fatto da molte Regioni).

Con quella norma intanto si toglie la libertà di scelta alle amministrazioni locali che quindi si sono mosse: sono ormai oltre cento i comuni che hanno approvato delibere di modifica degli Statuti comunali, dichiarando l'acqua "bene comune e diritto umano universale" ed il servizio idrico come "privo di rilevanza economica", sottraendosi in questo modo alla normativa nazionale ritenuta incostituzionale.

«Sono i comuni che hanno nel frattempo costituito il "Coordinamento nazionale degli enti locali per l'acqua pubblica" e che, il prossimo 6 marzo, terranno a Roma la loro prima assemblea nazionale» spiegano dal Forum italiano dei Movimenti per l'acqua e poi informano: «Sabato 20 marzo un grande manifestazione nazionale attraverserà le strade e le piazze di Roma per ribadire il NO alla privatizzazione dell'acqua, per riaffermare che l'acqua è un bene comune e un diritto umano universale e per chiedere l'immediata approvazione della nostra legge d'iniziativa popolare, che chiede la ripubblicizzazione dell'acqua e la sua gestione partecipativa».

Il fronte che sostiene questa campagna nazionale e che si è aggregato al Forum italiano dei movimenti per l'acqua è molto ampio: dalle associazioni dei consumatori alle associazioni ambientaliste, dal mondo cattolico e religioso al popolo viola, dai movimenti sociali al mondo sindacale, alle forze politiche. «Pensiamo che la manifestazione, oltre ad essere un importante ed unificante momento di lotta, possa mettere al centro con intelligenza e determinazione la questione della democrazia partecipativa, ovvero l'inalienabile diritto di tutte/i a decidere e a partecipare alla gestione dell'acqua e dei beni comuni, del territorio e dell'energia, della salute e del benessere sociale».

La manifestazione del 20 marzo, a due giorni dalla celebrazione della Giornata mondiale dell'acqua, è il punto di partenza per il vasto fronte di soggetti che appoggia le proposte del Forum italiano dei Movimenti per l'acqua, dato che da aprile inizierà la campagna di raccolta firme per la promozione di tre referendum abrogativi su questo tema.

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