[27/07/2009] News

Anche nel Sud del Libano è necessaria un'impiantistica adeguata per il trattamento dei rifiuti

BRUXELLES. Il Comitato di coordinamento delle organizzazioni per il servizio volontario (Cosv), un'organizzazione non governativa milanese, è coinvolta nella campagna per incrementare la raccolta differenziata nel Sud del Libano.  A breve sarà lanciato  un bando aperto ai cittadini di sette comunità dell'area, per realizzare un progetto di comunicazione  sul tema della raccolta differenziata dei rifiuti. L'idea vincente sarà utilizzata nella prossima campagna di sensibilizzazione che prenderà il via a settembre. L'iniziativa, promossa dalle municipalità di Kfar Sir, Kherbet Selem e dal consorzio di comuni legati a Bint Jbeil, Aytaroun e Ain Ebel, è organizzata in collaborazione con il Cosv. Le aree interessate al progetto - informano dall'associazione non governativa - non sono estranee alla raccolta differenziata, anzi da due anni le strade dispongono di cassonetti diversi ed è stata avviata una stazione di riciclaggio e compostaggio.

«Non si può pensare di coinvolgere la popolazione nella separazione dei rifiuti, senza intervenire in modo efficace anche nella regolamentazione degli impianti - dichiara Federico De Nardo, coordinatore del progetto Cosv in Libano - per questo abbiamo avviato con le municipalità un progetto pilota di gestione integrata dei rifiuti in grado di curare, a livello sperimentale, tutta la filiera della gestione dei rifiuti, dalla responsabilizzazione del cittadino, con un sistema di raccolta differenziata che include i rifiuti pericolosi, fino a costruire una piccola discarica controllata a fianco di uno degli impianti di selezione e compostaggio» conclude l'esponente della Ong. Anche in realtà ben diverse da quelle dei paesi industrializzati, rimane centrale il problema di dotarsi di un'impiantistica adeguata per il trattamento dei rifiuti a servizio della raccolta differenziata.

 

Torna all'archivio