[08/02/2010] News

I deputati radicali propongono un Osservatorio nazionale sull'uso del suolo

FIRENZE. Il tema dell'uso del suolo al centro di una proposta di legge presentata dai deputati radicali. La riduzione del consumo di suolo, secondo quanto riportato nel testo, dovrebbe essere al centro dell'azione del governo che si dovrebbe avvalere della collaborazione di un Osservatorio nazionale sull'uso del suolo istituito presso il ministero dell'ambiente.

Secondo la proposta radicale l'Osservatorio dovrebbe valutare le trasformazioni degli usi del suolo attraverso un monitoraggio su scala nazionale con un'unità territoriale non più grande di 2.500 metri quadrati. L'Osservatorio dovrebbe inoltre redigere un rapporto annuale da sottoporre al Parlamento ed operare in stretta collaborazione con le regioni, gli enti locali,  Istat e Ispra (Istituto superiore di protezione per la ricerca ambientale).

Sempre secondo la Pdl a guidare l'Osservatorio nazionale sul suolo, dovrebbe essere un presidente scelto dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell'Ambiente (forse un incarico dato dal Parlamento sarebbe di maggior garanzia). Spostare l'azione su questo tema dalla fase emergenziale a quella preventiva è assolutamente necessario come pure avvalersi di tutti gli strumenti di monitoraggio.

Ma sul suolo manca ancora una legge quadro che potrebbe fare da contenitore anche di queste proposte. Sul tema del resto stanno lavorando anche altre istituzioni e associazioni. Ad esempio anche Legambiente ha pensato ad un osservatorio (non istituzionale) per fermare il furto di suolo e ha unito le forze con l'istituto nazionale di urbanistica arrivando a fondare un Centro di ricerca sui consumi di suolo che ha come obiettivo la riduzione del consumo, agendo in sua tutela attraverso analisi e monitoraggio. «In Italia non solo siamo privi di un piano nazionale di lotta al consumo del suolo - ha dichiarato il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza - ma deteniamo un grave ritardo nell'acquisizione di dati aggiornati sul processo di cementificazione e sulle conseguenze ambientali, economiche e sociali che ne derivano». In Italia - informa Legambiente -  100 ettari al giorno scompaiono sotto il peso del cemento, una superficie di territorio equivalente a 50 piazze del Duomo di Milano.

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