[10/02/2010] News

Tonno rosso: anche la Prestigiacomo lo vuole nell'appendice 1 Cites

ROMA. Il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo fa irruzione nel dibattito sul destino del tonno rosso del Mediterraneo e lo fa mettendosi dalla parte del presidente francese di Nicolas Saekozy, degli ambientalisti e contro una bella fetta del suo tentennante governo:

«La pesca industriale del tonno rosso- scrive oggi in un secco comunicato - ha causato una fortissima riduzione degli esemplari di questa specie. E' necessario un intervento incisivo per evitare la pesca indiscriminata anche nel mediterraneo. Le nuove tecniche di pesca intensiva, estranee alle tradizioni della nostra marineria hanno infranto un secolare equilibrio che aveva consentito di non intaccare l'entità numerica di questa specie. Oggi il tonno rosso è a rischio e non si può più attendere. Per questa ragione il Ministero dell'Ambiente ha deciso di sostenere l'inserimento del Tonno rosso nell'appendice 1 Cites, con il conseguente divieto di commercio. Si sbloccherà così in sede europea la situazione di minoranza di blocco che impediva l'intervento a tutela della specie».

Siamo ben oltre la moratoria temporanea proposta recentemente dal sottosegretario alle politiche agricole Antonio Buonfiglio per la pesca del tonno rosso con rete a circuizione per il 2010 e che avrebbe dovuto interessare 49 imbarcazioni per poco più di 1.500 tonnellate di quota/tonno. Una proposta accolta, anche se non con grande entusiasmo, dalle organizzazioni di categoria dei pescatori che vedevano questo "fermo" come una delle possibilità per evitare proprio l'inserimento del tonno rosso nella Cites.

Il nostro ministro dell'ambiente ha probabilmente annusato l'aria che tira al Parlamento europeo, che si appresta a discutere la linea che l'Ue dovrà la quattordicesima riunione della Conferenza delle parti della Cites (che si terrà a Doha, in Qatar dal 13 al 25 marzo 2010), e vuole evitarsi (ed evitare al nostro Paese) ,l'ennesima brutta figura nel campo della salvaguardia dell'ambiente.

L'aut-aut della Prestigiacomo sembra anche rivolto a stoppare i distinguo e le solite richieste di spostamento dei termini temporali del divieto e le deroghe che i parlamentari europei italiani la sua parte politica (e non solo) vorrebbero richiedere a Strasburgo.

Il 3 febbraio, gli europarlamentari Kriton Arsenis, Chris Davies, Julie Girling, Kartika Tamara Liotard, Sirpa Pietikäinen, Bart Staes, hanno presentato una mozione a nome della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, che «1. chiede alla Commissione e agli Stati membri di ricorrere al principio precauzionale quale principio guida di tutte le loro decisioni concernenti documenti di lavoro e proposte di inserimento negli elenchi e di tenere conto altresì del principio "chi usa paga", dell'approccio incentrato sull'ecosistema e dei principi tradizionali di conservazione; 2. chiede alla Commissione e agli Stati membri di assicurare che le decisioni volte a rafforzare il coordinamento tra la Cites e altre convenzioni attinenti alla biodiversità non indeboliscano la natura della Cites quale accordo globale sulla conservazione o le rigorose misure di conservazione previste dalla Cites stessa; 3. si oppone fermamente al ricorso alle votazioni a scrutinio segreto ed è deluso per il fatto che il Comitato permanente della Cites non abbia presentato proposte volte a escludere la possibilità del voto segreto nel processo decisionale della Cites; 4. esorta la Commissione e gli Stati membri a sostenere l'inclusione nell'appendice I, proposta dal Principato di Monaco, del tonno rosso (Thunnus thynnus); 5. accoglie con estrema soddisfazione la proposta, avanzata dalla Svezia a nome degli Stati membri, di inserire le due specie di squalo smeriglio atlantico (Lamna nasus) e spinarolo (Squalus acanthias) nell'appendice II Cites; sollecita la Commissione e gli Stati membri a sostenere tale proposta; 5. esorta la Commissione e gli Stati membri a sostenere l'inclusione nell'appendice II Cites, proposta dagli Stati Uniti d'America, di cinque specie di squalo: pesce martello (Sphyrna lewini), pesce martello maggiore (Sphyrna mokarran), squalo martello (Sphyrna zygaena), squalo grigio (Carcharhinus plumbeus) e squalo bruno (Carcharhinus obscurus); 7. esorta la Commissione e gli Stati membri a sostenere l'inclusione nell'appendice II Cites, proposta dagli Stati Uniti d'America, dello squalo longimano (Carcharhinus longimanus); 8. esorta la Commissione e gli Stati membri a sostenere il trasferimento dell'orso polare (Ursus maritimus), proposto dagli Stati Uniti d'America, dall'appendice II all'appendice I Cites»

La mozione chiede anche di rafforzare e mantenere le norme di protezione per numerose specie di piante ed animali terrestri, a cominciare dall'elefante africano e corallo rosso.

Torna all'archivio