[11/02/2010] News toscana

Difesa del suolo, province toscane: «Ci vuole un Testo unico regionale sulle acque»

FIRENZE. Ad ogni disastro che si registra sul territorio si riapre il dibattito sulle competenze in materia di acque e difesa del suolo. E' noto che ci siano criticità normative a livello nazionale (manca un testo unico) e la frammentazione certo non aiuta. Ma anche a livello regionale e poi nelle amministrazioni locali non ci si può tirar fuori da ogni responsabilità quando difesa del suolo e pianificazione urbanistica spesso agiscono a comparti separati, la prima a tappare le falle create dalla seconda, senza poter incidere attraverso "percorsi" di corretta prevenzione.

Bene comunque ha fatto il coordinamento Upi Toscana (Unione province italiane) degli assessori alla difesa del suolo riunito ad Arezzo, a mettere all'ordine del giorno l'analisi delle criticità del settore in Regione Toscana «La mission - ha dichiarato l'assessore provinciale aretino Antonio Perferi - sarà quella di sostenere, anche in vista della legge regionale di revisione dei consorzi, un documento unitario per un serio confronto tra tutti gli enti che hanno competenza in tema di bonifica e di difesa del suolo. La legislazione, come spesso accade, lascia più ombre che certezze su ‘chi fa cosa' e per questo come Upi - abbiamo ritenuto doveroso intervenire, sia per il ruolo di coordinamento che svolgiamo, sia per il rispetto che portiamo all'ambiente e al nostro territorio».

In seguito all'analisi, che parte da lontano ma che ha trovato conferme anche nelle recenti emergenze dovute all'alluvione di Natale, le province hanno individuato in modo condiviso le linee tecnico-politiche. I punti salienti sono: proposta di una armonizzazione delle leggi nazionali e regionali, attraverso la redazione di un Testo unico regionale sulle acque; definizione delle competenze superando, anche per trasparenza nei confronti del cittadino, quella frammentazione di soggetti che attualmente, a diverso titolo, sono i soggetti gestori dei corsi d'acqua; criticità relative alla normativa sugli invasi collinari che la recente legge regionale ha trasferito come competenza alle Province, per le ripercussioni che l'applicazione della legge avrà sul tessuto socio economico del mondo agricolo. «Questa riunione - ha concluso  l'assessore Perferi - rappresenta il tentativo di sintesi da sottoporre al Consiglio Regionale, di un lavoro cominciato nel 2002 e portato avanti dai tecnici delle province toscane».

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