[12/02/2010] News toscana

Alluvione di dicembre, danni per 342 milioni ma il governo ne copre solo 100

GROSSETO. Nei giorni in cui la protezione civile è in mezzo alla bufera per l'inchiesta che sembra far emergere un presunto comitato d'affari che si spartiva soldi e appalti per la realizzazione di grandi eventi e non solo, appare ancor più una beffa il fatto che per i danni causati dagli eventi atmosferici del dicembre 2009 e di inizio gennaio 2010 in Toscana, vi siano a disposizione solo pochi spiccioli.

Secondo i calcoli resi noti oggi alla prefettura di Lucca, nel corso dell'incontro delle istituzioni regionali, vicepresidente e assessore alla Protezione civile, e locali, con la Commissione ambiente della Camera dei deputati, le prime stime dei danni ammontano ad almeno 342,8 milioni di euro. Stime non troppo lontane dalla prima ipotesi di 530 milioni di euro formulata circa un mese fa al momento dell'incontro alla Protezione civile nazionale con Toscana, Liguria ed Emilia, ovvero le regioni che hanno avuto maggiori conseguenze per quell'alluvione.

Ma assai distanti però da quanto tre giorni fa il Senato ha stanziato con un emendamento al decreto per l'Abruzzo, ovvero 100 milioni di euro.
Una cifra giudicata assolutamente insufficiente da parte della Giunta regionale, che ritiene necessario da parte del Governo un impegno economicamente adeguato alla stima complessiva dei danni.

Con la cifra stanziata - si legge in una nota della regione - non è possibile neppure far fronte agli interventi di somma urgenza, cioè quelli già conclusi o tuttora in corso per evitare il ripetersi di gravi danni o per intervenire su frane e smottamenti ristabilendo normali collegamenti in sicurezza. Soltanto per questi primi interventi, infatti, le risorse necessarie in Toscana sarebbero almeno di 80 milioni di euro e di questi la regione ne ha già stanziati 67 milioni di euro.

Di questi solo 4 milioni provengono dal fondo 2010 della Protezione civile regionale, che risulta così completamente azzerato mentre gli altri, di cui 25 milioni destinati alle ope re di difesa idraulica lungo le aste dei maggiori fiumi, altri 25 milioni riservati agli interventi sulle frane e 8 milioni per la difesa del suolo nei comuni montani, e altri 5 milioni di euro destinati a pagare gli interessi sui mutui richiesti dalle imprese danneggiate, rappresentano "anticipazioni di cassa" prelevate dal bilancio regionale di cui la Regione Toscana chiede per tramite dei parlamentari nazionali- presenti oggi a Lucca -di ottenere la restituzione.

Secondo il dossier preparato e presentato dalla Regione Toscana, con 156 milioni di euro di danni è quella di Lucca la provincia più colpita, seguita da Massa con 93 milioni di danni, Pistoia con 29, Pisa con 11, Prato con 10, Arezzo con 8, Firenze con 3 e Siena con 0,4. Mentre aa stima delle risorse necessarie solo alla messa in sicurezza degli argini del Serchio è di 12 milioni nel tratto lucchese e di 7,2 in quello pisano.

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